La classica “pellicola” estiva in riva allo Stretto è andata in scena anche quest’anno. Da una parte l’Acr Messina del presidente Pietro Sciotto, dall’altra potenziali acquirenti che, negli anni, si sono sempre rivelati poco idonei, poco coraggiosi o poco sicuri al momento del passo decisivo di acquisto o, più semplicemente, non si è arrivati all’accordo per ragioni diverse, spesso “lette” in versione difforme dalle parti interessate.
Storia che si è ripetuta anche questa volta nelle calde giornate di fine giugno, quando sembrava tutto indirizzato verso un’unica direzione, quella della programmazione incentrata solo sulla nuova stagione e sulle figure che saranno protagoniste. Sottotraccia, però, qualcosa stava accadendo, nonostante l’iscrizione formalizzata per tempo e senza alcun apparente tentennamento. La trattativa con Ettore Minore è sfumata, seguita da un botta e risposta con comunicati ufficiali, che comunque appartiene ormai al passato.
L’alternativa però pare esserci. Molto più che sullo sfondo: oltre alla cordata legata a Minore, ci sarebbe anche un’altra pista con un gruppo interessato al Messina. I contatti sarebbero ben avviati, così come lo scambio di documenti che potrebbe portare presto alla “fumata bianca”, per la quale comunque bisognerà attendere qualche tempo, tra i problemi di salute che sta affrontando il massimo dirigente giallorosso ma anche perché questa realtà sta valutando gli ultimi passaggi. Si sta riflettendo su ruoli (si potrebbe partire con un assetto dirigenziale comunque determinato dall’attuale proprietà, con il placet alla conferma di Giacomo Modica in panchina) e anche su come indirizzare i primi investimenti, al netto dell’accordo economico per la cessione. In assoluta riservatezza le parti stanno dialogando, studiando le carte e vagliando la situazione per arrivare a un accordo definitivo. Parlando anche di futuro e strutture.
Ripartire e programmare. Se la trattativa dovesse andare a buon fine, e c’è fiducia anche se gli ultimi anni invitano alla cautela, potrebbe portare una ventata d’entusiasmo. E rilanciare le ambizioni, ripartendo sempre da Modica, il cui rinnovo è stato comunicato dallo stesso allenatore (il primo confermato nell’era Sciotto) ma non ancora dalla società, che a prescindere dovrà nuovamente accelerare per riempire le caselle ancora vuote, e non sono poche. Innanzitutto proprio il tecnico, il cui biennale non è stato formalizzato, e successivamente il direttore generale. Saverio Provenzano resta in pole, a seguire i tre profili individuati per la carica di direttore sportivo che dovrà essere scelto tra Umberto Calaiò, Agatino Chiavaro e Maurizio Pellegrino. Sarà importante, quindi, non diluire troppo i tempi e arrivare, in ogni caso, a una decisione finale perché, poi, si dovrà correre su tanti altri aspetti. Lo sanno i diretti interessati, che tengono tutto pronto, in attesa di spingere. C’è un ritiro pre-campionato da organizzare, una rosa da allestire e che, tra meno di una settimana (30 giugno), conterà appena cinque tesserati, ma anche rifondare il settore giovanile e pensare alla campagna abbonamenti magari con qualche colpo a sensazione.
La possibile svolta del Messina. Modica non sarebbe in discussione
Ore di valutazioni e riflessioni nella trattativa per la cessione del club. Si attende lo scatto decisivo. Mosse dirigenziali e tecniche in stand-by
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