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Al Giardino Corallo di Messina l’amarezza per la sconfitta dell’Italia e la speranza che non muore mai

La partita degli Europei contro la Spagna proiettata sul maxischermo

Oltre mille presenze al Giardino Corallo per la seconda serata di “Notti magiche”, l’iniziativa organizzata dall’associazione “Development”, di cui Gazzetta del Sud e Rtp sono media partner. I tifosi azzurri lasciano via Boner con profonda amarezza dopo la sconfitta dell’Italia con la Spagna nella gara valida per la seconda giornata degli Europei. Eppure, il clima al Corallo è assolutamente piacevole, anche in virtù di una prima parte di serata, quella che precede il calcio d’inizio della partita, scandito dalla conversazione tra i giornalisti Salvatore De Maria e Sergio Magazzù con Totò Schillaci e Sasà Sullo, eroi del calcio messinese e protagonisti anche con la Nazionale in epoche e ruoli diversi.
Sia Totò che Sasà immaginavano una partita complicata: se il bomber di Italia ‘90 si dimostrava più pessimista e sperava che gli azzurri potessero strappare almeno un pareggio, Sasà si era lasciato andare a un ottimistico «vinciamo 1-0, segniamo su palla inattiva». Speranza disattesa, anche perché il campo mostra un divario fin troppo evidente tra le due squadre.
Appassionati i presenti al Corallo che spingono l’Italia, tifano, soffrono e imprecano come fossero in una piccola curva, tra il suono delle trombette e un momento, quello dell’Inno nazionale, che resta sempre particolarmente emozionante.
La vittoria con l’Albania ha dato conforto agli italiani (raddoppiate le presenze al Corallo rispetto al debutto), ma la realtà riporta tutti con i piedi per terra sin dalle prime battute della partita. Le bandiere che sventolano al momento dell’Inno si ammainano presto: la Spagna domina, solo il caso mantiene il punteggio sullo 0-0 nel primo tempo e nella ripresa l’autogol di Calafiori ha solo il sapore di quella logica del calcio che alla fine ha sempre ragione. Eppure, ci credono ancora i tifosi, ma gli applausi e l’incitamento nella confusa reazione finale servono a poco.
«Ci rivediamo qui lunedì», si sussurra all’uscita. Sì, perché una sconfitta non potrà scalfire le speranze di un tifoso e l’opportunità di passare un’altra serata al Giardino Corallo all’insegna dello sport, della Nazionale che unisce tutti e dei ricordi del Messina che fu.

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