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Messina, dopo lo stadio i “nodi” tecnici. Resta da definire la posizione di Modica e del ds Roma

Compiuto il primo passo, con l’ok della Commissione di vigilanza per l’utilizzo dello stadio “Franco Scoglio” anche per la stagione sportiva 2024/25, la priorità del Messina è rivolta adesso al completamento dell’iscrizione alla prossima Serie C. Step da definire entro martedì 4 giugno, limite ultimo per inoltrare la pratica di ammissione alla terza serie, compresa di tasse e fideiussione.
La burocrazia prima di tutto. Il presidente Pietro Sciotto, per l’utilizzo dello “Scoglio”, ha ottenuto il nulla osta, la licenza dal Comune, l’attestazione di conformità dell’impianto di illuminazione e la certificazione antincendio, ma ha messo in stand-by la situazione relativa agli aspetti tecnici e alla composizione dell’organigramma societario.
Tante, se non tutte le caselle ancora da riempire e proprio sul tema “burocrazia” rimane centrale la nomina di un direttore generale, la cui assenza, seppur colmata da un lavoro di insieme, si è fatta sentire nella stagione appena conclusa. L’identikit resta sempre il medesimo: no alle improvvisazioni, ma ruolo da affidare a un professionista navigato e competente.

La parte tecnica. Restano aperte anche le posizioni del tecnico Giacomo Modica e del direttore sportivo Domenico Roma. Gli incontri delle scorse settimane sono stati abbastanza interlocutori, con le parti che dovrebbero ritrovarsi in settimana per delineare nel migliore dei modi ogni aspetto. Modica, che il 19 giugno riceverà a Caltanissetta il “Penalty award” alla carriera nel corso della decennale manifestazione curata dal giornalista Ettore Tortorici, piace al Picerno che è alla ricerca del sostituto di Emilio Longo, passato al Crotone dopo l’ottimo lavoro svolto in Basilicata.
L’attesa svolta. L’approssimarsi del ventesimo anniversario della promozione in Serie A scalda anche l’animo dei tifosi, impegnati sui social nel ricordo di quei giorni magici. Oggi la realtà è ben diversa e la piazza chiede a gran voce un deciso innalzamento dell’asticella, sia sul piano organizzativo che su quello degli obiettivi. Puntare con fermezza ai playoff, nonostante all’orizzonte si profili l’ennesima rivoluzione dell’organico, è la richiesta decisa di una tifoseria che in stagione non ha mai fatto mancare il proprio apporto alla squadra.
Le probabili avversarie. L’eliminazione del Catania dai playoff per mano dell’Avellino allunga l’elenco delle partecipanti alla prossima Serie C. Oltre al Messina, ci sono le tredici formazioni già presenti lo scorso anno nel Girone C e che hanno chiuso la loro stagione (Casertana, Taranto, Picerno, Audace Cerignola, Giugliano, Crotone, Latina, Foggia, Sorrento, Catania, Turris, Potenza, Monopoli). Dalla Serie D arriveranno le promosse Trapani, Cavese e Altamura e quasi sicuramente anche i molisani del Campobasso, tornati in Serie C con il doppio salto dall’Eccellenza dopo l’esclusione dal campionato nel 2022 per mancato pagamento dell’IVA.
Ci sono, poi, Avellino e Benevento, ancora impegnate nei playoff: se entrambe dovessero mancare l’assalto alla Serie B il roster delle venti squadre del girone sarebbe completo, altrimenti sguardo rivolto all’eventuale ripescaggio del Siracusa o all’arrivo di una squadra B (Milan o Juventus?).

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