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Messina, riflessioni prima delle scelte

Silenzio “conservativo” in attesa degli incontri che saranno cruciali per il futuro. La proprietà parrebbe orientata a rilanciare anche se ferita dalla contestazione dei gruppi organizzati

È un silenzio “conservativo” quello scelto dal Messina per affrontare la settimana che segue la sconfitta indolore contro il Monopoli. La decisione di non parlare dopo la partita di domenica aveva indotto a interpretazioni svariate, considerato che, appunto, il risultato non contava e si trattava dell’ultima partita della stagione, utile anche ai saluti finali, in primis del tecnico Giacomo Modica. Invece è stato deciso di non far parlare nessuno al “Veneziani” e di filtrare direttamente gli interventi dei tesserati: il motivo, spiegato dall’addetto stampa Davide Gambale durante la puntata di “Antenna Giallorossa” andata in onda ieri su Rtp, sarebbe evitare che, in un frangente in cui si deciderà il futuro del club, potessero o possano essere anticipati temi o crearsi frizioni su argomenti che verranno trattati durante annunciati incontri che delineeranno le prospettive.
Tira e molla da evitare. Cosa accadrà? La rilanciata contestazione della tifoseria organizzata, con cori e striscioni, pare avere sfiduciato nuovamente il presidente Pietro Sciotto, di fronte al solito bivio di fine torneo. Un mese per decidere, con la piazza che spera prima di ogni cosa di evitare il lunghissimo tira e molla delle scorse estati, lascio anzi resto, mollo anzi no rimango. È importante muoversi subito, visto che il tempo c’è, per escludere le solite “rincorse” programmatiche. Da quanto filtra, tra qualche giorno la proprietà dovrebbe comunicare attraverso una conferenza o un comunicato. L’intenzione parrebbe quella di andare avanti, rilanciando e provando ad alzare l’asticella per puntare all’obiettivo playoff, sfumato quest’anno. Anche se i rapporti con parte dei supporters appaiono totalmente incrinati, con la Curva che non accetta più un determinato modus operanti.
Figure chiave necessarie. Avanti comunque, ma bisognerà capire come e con quale figure. Si dovrà partire da quelle societarie. Con la separazione anticipata dal dg Angelo Costa e dal team manager Fernando Cammarata, serviranno dei professionisti che occupino queste caselle e abbiano, soprattutto il direttore generale, un “peso” specifico a livello d’impatto in termini di rappresentatività e operatività, visto che ha una piazza come Messina e specialmente in questi anni, ha palesato la necessità di puntare su uomini che abbiano un innato “problem solving”.
Nodo Modica. Poi si passerà al piano sportivo, partendo dalla conferma di Domenico Roma che pare abbastanza probabile per i rapporti del dirigente coi vertici ma anche per le scelte di campo effettuate. Il vero nodo, ovviamente, riguarderà la permanenza o meno del tecnico Giacomo Modica, che bene ha fatto sul piano di sviluppo del progetto sportivo, risultati ma anche valorizzazione dei giovani, ma ha avuto attriti e frizioni durante la stagione, spesso esponendosi per migliorare le cose, andando anche oltre i propri specifici compiti.
La squadra. A cascata si capirà anche se sarà rivoluzione nell’organico o meno. Al momento sono appena cinque i contratti in scadenza nel 2025 (per Cavallo è stata esercitata una separazione anticipata). Sono quelli di Manetta, Franco, Emmausso, Salvo e Frisenna, con questi ultimi tre già molto corteggiati sul mercato.

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