L’emergenza in difesa si conferma unica nota stonata nel momento magico di un Messina che si presenta oggi al “Partenio” di Avellino senza nulla da perdere, voglioso di giocarsi la sfida al massimo, cercando di prolungare la striscia positiva lunga quattro turni. Fuori dai convocati sia Polito che Pacciardi (in miglioramento ma non ancora pronto), a loro si aggiunge l’assenza dello squalificato Salvo.
Scelte (quasi) obbligate
Situazione che porta il tecnico Giacomo Modica a ridurre sensibilmente il numero delle scelte per impostare la retroguardia, soprattutto nel pacchetto centrale: Manetta intoccabile, al suo fianco quasi certa la conferma di Dumbravanu, moldavo arrivato a ridosso della sfida con il Francavilla e gettato subito nella mischia anche sabato scorso. In corsa, dovesse esserci bisogno, un’alternativa potrebbe essere Franco, soluzione già provata sia durante la settimana che nell’ultimo turno (con la difesa a tre). A sinistra si va verso il rientro di Ortisi, dall’altra parte Lia che sta cercando di ritrovare la forma migliore.
Turnover o conferme?
In mediana la novità potrebbe essere Firenze, anche se al momento Frisenna e Franco sono favoriti, se non altro perché i primi due possono assicurare determinate caratteristiche di copertura. Ma con un tour de force all’orizzonte (dopo Avellino, mercoledì in casa col Sorrento e poi Giugliano fuori domenica prossima), occhio anche a possibili rotazioni nelle quali potrebbe entrare anche Civilleri, elemento che ha ha caratteristiche diverse da tutti gli altri compagni di reparto. Sulla trequarti Zunno, Emmausso e Rosafio non sono in discussione, a meno che, appunto, non si opti per un turnover già dalla partita odierna (primo ricambio Ragusa). Davanti Plescia.
Ampia scelta tra gli ospiti
In casa irpina out Benedetti, Tozaj e Varela. Ampia scelta per Pazienza, che può contare su un organico assurdo, rafforzato da un mercato invernale ambizioso. Basti guardare gli attaccanti in panchina, gente del calibro di Russo, Marconi e Gori. Nel 3-4-1-2 dovrebbe esserci D’Ausilio a supporto di Sgarbi e Patierno.
Pazienza: «Tanto è cambiato»
Sempre in silenzio pre-gara Giacomo Modica, un poco per ragioni logistiche ma anche per scaramanzia, è toccato al tecnico dei campani Michele Pazienza presentare il match. «La squadra ha lavorato bene, siamo pronti alla partita contro un avversario difficile - ha detto alla vigilia -. Il Messina è in salute, ha cambiato sistema di gioco nel girone di ritorno, ha trovato equilibri e soluzioni». Parallelismi con il Sorrento, formazione contro cui i Lupi hanno perso nell’ultimo turno interno: «Le situazioni sono molto simili, ma con il tempo e con quanto successo in passato, mi auguro che tutto ciò serva da esperienza per poter fare qualcosa di diverso». Poi un riferimento alla sconfitta dell’andata: «Al di là del risultato negativo, è stata una partita che ci ha visto senza tanti giocatori. La ricordo, però sono due squadre diverse. Come staff, dopo tantissime gare, abbiamo più conoscenza dei nostri calciatori e abbiamo altri elementi con caratteristiche diverse rispetto a quella che è stata la partita di un girone fa».
Ultimo blitz firmato Guzman
Sarà una gara dura, così come storicamente è stato in casa dell'Avellino. Guardando ai 17 precedenti, infatti, sono solo due le vittorie peloritane, sei i pareggi e otto successi "locali". L'ultimo acuto siciliano risale alla stagione 2003/04, quella che diede il via alla rimontona con Bortolo Mutti in panchina che portò sino alla Serie A: a decide il match una rete di Guzman. La scorsa stagione finì 2-1 coi gol di Dall'Oglio (oggi in panchina), Catania e l'ex Russo.
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