Michele Emmausso riscatta le precedenti negative uscite e lo fa con il gol che ha deciso il derby contro il Catania. Un 1-0 che ha fatto esplodere di gioia lo stadio “Franco Scoglio” e per l’attaccante del Messina è un sogno che si avvera: «Era come lo immaginavo. Me lo sentivo. È stata un’emozione indescrivibile, perché segnare nel derby, davanti ai nostri tifosi, è un’emozione da raccontare in futuro. Sono davvero felice, per la squadra, per la società e i tifosi. Abbiamo meritato questa vittoria». Una vittoria, la seconda consecutiva dopo Monterosi, che permette ai giallorossi di continuare la scalata in classifica: «I momenti negativi ci sono per tutti, ma – ha continuano Emmausso – ci siamo chiusi e parlato tra di noi, dicendo di tirare fuori gli attributi. In questa squadra ci sono giocatori bravi e non potevamo tenere ancora quel trend. Abbiamo cambiato marcia, conquistando due vittorie importanti e meritate. Siamo felici e vincere un derby dopo 20 anni è incredibile». Grande entusiasmo e soddisfazione nelle parole dell’attaccante giallorosso che, con la sua rete da ex, ha coronato una buona prestazione di squadra: «È stata una partita equilibrata nel primo tempo con occasioni per entrambe, poi nel secondo tempo abbiamo meritato questo successo. Era una partita importante per tutti, la festeggeremo, ma poi penseremo al Potenza, perché ci attende un’altra partita difficile».
Ritorno a Messina amaro per il tecnico del Catania, Cristiano Lucarelli, sulla panchina giallorossa nella stagione 2016/2017: «L’infortunio sul gol ha avuto un peso emotivo importante e ci ha condizionato. Siamo stati disordinati, con un forcing non organizzato. Buttavamo palla in area, agevolando i difensori del Messina. Abbiamo fatto il loro gioco». Dopo l’1-0 la formazione etnea è mancata nella reazione e ha faticato tanto nella ripresa: «Probabilmente ho esagerato nel preparare i ragazzi a questo tipo di partita perché solo se sei stato dall’altro lato puoi capire quanto sia sentita dalla parte giallorossa», ha aggiunto il tecnico ricordando il proprio passato: «Il più grande rammarico è che ci è mancato il gol nei momenti topici. Nella ripresa la squadra si è smarrita e senza quella ingenuità sarebbe finita in pareggio».
Una grande cornice di pubblico a impreziosire il derby, con una Curva Sud piena e un tifo incessante per gli interi novanta e più minuti di gioco. Messina-Catania è una festa di colori che stride con l'assenza dei sostenitori del Catania. Penalizzando lo spettacolo.
Giochi d'artificio e di luci a illuminare lo stadio prima del fischio d'inizio. Il pensiero, inevitabile, va a Tonino Currò: a lui è dedicato il primo striscione esposto dai tifosi giallorossi. Il sostegno è senza fine, il segno che passa il tempo nel celebrare il 43esimo compleanno di Gioventù Giallorossa (“Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria”). Il gol di Emmausso segue una fortissima escalation di emozioni. Dalla palla strappata da Zunno a Silvestri, al tentennamento dello stesso attaccante, fino al rimpallo che favorisce il 10 del Messina. L'elettrocardiogramma della Curva vive il suo culmine, fatto di speranza prima, attimo di delusione poi e tripudio finale. È festa grande, con Fumagalli “capopopolo” in campo, sempre pronto a chiamare l'incitamento della gente, come Marco Firenze. Messina attendeva una gioia così da quasi vent'anni. Accanto ai nomi, recenti, di Sullo, Di Napoli e Giampà ci sarà anche quello di Michele Emmausso, protagonista di un rapporto fin qui controverso con i tifosi, ma da oggi scolpito nel cuore della gente.
Il Catania resta in campo nell’huddle voluto da Cristiano Lucarelli, ignorato a inizio gara e fischiato assieme ai suoi uscendo dal campo. Il Messina si gode una serata magia coi suoi tifosi al triplice fischio.
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