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Serve un Messina convinto contro il Latina. Modica: “Non vogliamo deludere la nostra gente”. Le probabili formazioni

Assenti Ortisi, Ferrara e Luciani. In difesa Polito, ballottaggio Pacciardi-Tropea. Davanti scelte legate agli under

«Abbiamo lavorato bene in una settimana piena, settimana tipo, adesso è il tempo delle risposte, ho a disposizione quasi tutti l’organico per affrontare una squadra che non è una novità del torneo, visto che il Latina ha già disputato un grande campionato, lo scorso»: così Giacomo Modica presenta i temi generali del match odierno che si disputerà al “Franco Scoglio”. Una gara che il Messina vuole vincere, dopo il misero bottino di un punto raccolto nelle ultime tre gare. «L’avversario sa quello che vuole, è allenato bene, gioca un buon calcio ma noi abbiamo necessità di essere nuovamente la realtà “sprint” che ha dato luce nelle prime sette giornate. Siamo andati in difficoltà di risultati ma finora abbiamo toppato solo tre partite. Sorrento, Brindisi e Taranto. Dobbiamo avere fiducia in noi stessi, poi ogni partita fa storia a se. Mi aspetto una prova di intensità e orgoglio».
La linea è tracciata, il resto è nel ribadire quali sono gli obiettivi più ampi: «Questa squadra deve divertirsi attraverso il gioco, salvarsi il prima possibile e poi vedere come confrontarsi con gli altri. Siamo il Messina e non lo dimentichiamo mai, ma allo stesso tempo va riconosciuto che 7-8 squadre hanno allestito qualcosa di diverso tecnicamente e noi dobbiamo smontarlo attraverso altri mezzi che abbiamo a disposizione».
Come la grandezza del pubblico, a cui l’allenatore riserva elogi: «Un tifo di questa portata ce l’hanno in pochi, in undici giornate la squadra non è mai stata toccata, solo incitata, dimostrandogli affetto. Sono cose che noi vediamo e non li vogliamo deludere. C’è tutto questo contesto ma che non deve portarci a pensare che una sconfitta è dramma o una vittoria esaltazione. Dobbiamo vivere facendo il nostro e sfruttando le nostre caratteristiche. Adesso sono quasi cento giorni che siamo insieme, ma il lavoro non è stato certosino per vari motivi, pur gettando le basi per capire cosa abbiamo fatto di giusto o sbagliato».

La formazione

Infine sui singoli: «Zammit è un giovane di qualità ma essendo straniero non è un under, si è inserito bene per il tempo che ha avuto a disposizione, con predisposizione. Ma gli devo trovare spazio da over, dopo avere individuato i quattro under. Per quanto riguarda Firenze, lo abbiamo voluto e sappiamo il suo passato ma si vive di presente. Ha avuto un problema serio, lo sto aspettando ma deve avere voglia di giocare bene nelle due fasi del centrocampo. Lo voglio “pieno” per fare la differenza, si sta gestendo negli allenamenti per come sta. Da lui voglio e pretendo di più. Fino a quando non lo avrò, sarà come gli altri. Non sono folle, se vedo uno bravo lo metto. Così come ho tolto Emmausso più volte, perché lo conosco e devo stimolarlo. O Franco che ho aspettato, ha sbagliato qualche partita ma c’è sempre, è sul pezzo».

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