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Che Messina si vedrà con il Benevento? Quasi scontato il 4-3-3 marchio di fabbrica dopo il passaggio a vuoto con il 3-5-2

Domenico Franco con la fascia di capitano

In arrivo il Benevento al "Franco Scoglio", di certo un avversario non facile per provare a tornare alla vittoria, ma per il Messina non ci sono molte alternative: l'imperativo è provarci, d'altronde questo è lo spirito che anima il modello di gioco proposto da Giacomo Modica, tolto qualche passaggio a vuoto registrato in questo primo scorcio di stagione.
Ritrovare il sorriso pieno. Il successo ai peloritani manca dal 15 ottobre, gara interna con il Giugliano, vittoria di misura. Poi il pari gagliardo di Picerno, la poco gratificante sconfitta interna con il Brindisi, il pazzo pari di Crotone e infine la sconfitta netta di Taranto. Due punti nelle ultime quattro gare, pochi. Ma soprattutto fanno riflettere le prestazioni altalenanti. Ovviamente nel dopo-gara dello "Iacovone" Modica ha posto l'accento sull'ottobre di fuoco a cui i suoi sono stati sottoposti, alle gare avvicinate, alla scarsa possibilità di potere svolgere una "settimana-tipo" e quindi allenarsi come si deve. Ora le acque, fortunatamente per l'Acr, si calmeranno, visto che a novembre si giocherò solo una volta a settimana e il Messina all'orizzonte potrà beneficiare anche di due turni interni consecutivi, considerato che anche la prossima sfida è programmata in Sicilia (il 12 novembre), contro il Latina. Gestione logistica semplice, possibilità di concentrarsi evitando viaggi pesanti e situazioni organizzative stressanti.
Ritorno alla tradizione. Che Messina vedremo coi sanniti? Quasi sicuramente si tornerà al 4-3-3 che è il marchio di fabbrica, visto che l'esperimento 3-5-2 non è affatto riuscito. Molto più difficile capire quali saranno le pedine scelte. Alcune certezze sembrano esserci: Fumagalli, Lia, Manetta, Ortisi, Franco, Frisenna e Plescia dovrebbero partecipare della sfida. Altre quattro maglie probabilmente da assegnare. Chi sarà a fare coppia con Manetta, il terzo da inserire sulla mediana e chi agirà ai lati di Plescia nel reparto offensivo. Emmausso e Ragusa scalpitano, motivo per cui potrebbe rivedersi nei tre in mezzo Scafetta, mantenendo l'assetto under con l'attacco "pesante". O c'è l'alternativa Cavallo, con Emmausso che potrebbe muoversi partendo da più dietro. Le ultime porteranno alle scelte definitive, da valutare Luciani che si è fermato nel riscaldamento del turno infrasettimanale dopo avere disputato una buona prova allo “Scida”. Stesso dicasi per Tropea, non partito per la Puglia.
I precedenti. Per quanto riguarda i precedenti, in totale tredici, solo uno è il blitz campano datato 2016: un pesante 0-5 con Gaetano Auteri alla guida del Benevento. Per il resto otto vittore e quattro pareggi. Ultimo incrocio nella stagione 2014/15, sempre in Serie C, finita 1-1 (Scognamiglio e Bjelanovic in gol). Successo peloritano più recente, nella stagione 2000/2001: 3-1 il risultato finale con le reti di Godeas, Criaco e Scaringella (il messinese Bonfiglio per gli ospiti).

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