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Messina, Emmausso carica l'ambiente: “Una squadra da applausi”

Trequartista nel 4-2-3-1 disegnato da Modica, a Picerno ha segnato dal dischetto il secondo gol stagionale. In Basilicata pressione alta, defezioni non percepite , tenuta fisica oltre gli impegni vicini

La carica di Emmausso

La mossa tattica di Giacomo Modica, di schierare il Messina a Picerno con il 4-2-3-1, togliendo una mezzala (Scafetta) e inserendo tre elementi a supporto di Plescia, ha portato Emmausso in una posizione più accentrata, da trequartista, libero di svariare e trovare gli spazi giusti per imporsi. Da seconda punta, raddoppiando sui laterali, ricevendo palla tra le linee, senza dare punti di riferimento. L’ex di turno al “Curcio” lo ha fatto, rispondendo positivamente alle “consegne” del suo allenatore, magari non incidendo con al singola giocata ma poi regalando ai suoi un punto importante trasformando il rigore guadagnato da Plescia, con freddezza, andando poi a festeggiare coi tifosi peloritani, assieme ai compagni, sotto il settore ospiti.
Una partita che può fungere da “scossa” definitiva per Emmausso, che appena qualche giorno fa era stato “solleticato” da Modica, il quale ha chiesto di più a uno dei suoi uomini più fantasiosi. «Sin dall’inizio abbiamo giocato una grande partita, andando a prenderli sempre alti con la nostra pressione a tutto campo - ha commentato il numero 10 dell’Acr nel dopo partita -. Giocare in questo campo non è mai semplice. Credo che delle otto partite disputate in questo mese è stata la migliore per costanza di rendimento dall’inizio alla fine».
Insomma soddisfazione per il risultato, per la prestazione, e anche per il gol, il secondo stagionale: «È una legge, il gol dell’ex». Ora Emmausso spera di non fermarsi più, di crescere e trovare sempre maggiore affinità coi compagni, indipendentemente che si tratti di giocare più largo a destra o ancora tra le linee.
Il punto col Picerno, al di là dei risvolti in classifica, è significativo del passo avanti nella mentalità che il Messina sta provando a portare avanti, cercando di giocarsela in ogni campo e di fronte ad ogni avversario (di fatto, come approccio, toppata solo la sfida col Sorrento). Senza dimenticare che venerdì mancavano anche pedine pesanti nello scacchiere biancoscudato: «Firenze, Lia e Pacciardi sono giocatori importanti per noi - ha ricordato Emmausso -. Non era assolutamente scontato rispondere sul campo in quel modo alle loro defezioni». Esordio assoluto per Salvo da terzino, che ha mostrato coraggio, facendo il massimo. Bene l’impatto del centrocampo a due col doppio play Franco-Frisenna, coppia abbastanza assortita.
Ora il tour de force continua, si tornerà in campo giovedì per il turno infrasettimanale, il 29 a Crotone, l’1 novembre nel recupero con il Taranto, il 5 poi col Benevento. Tutti devono farsi trovare pronti: «Per come lavoriamo in settimana possiamo giocarne sedici in un mese di partite - ha detto ancora Emmausso, evidenziando piena fiducia nei metodi dello staff tecnico ma non solo -. Abbiamo dietro una società e una piazza che ci supportano. E soprattutto i tifosi, che abbiamo virtualmente abbracciato con affetto dopo il gol che ho segnato». Insomma, con questo stato d’animo, avanti con fiducia.

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