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Il Messina a Picerno con fiera identità. Tre assenze ma modulo e idee non si toccano

Oggi l’anticipo al “Curcio” coi giallorossi privi di Lia, Pacciardi e Firenze.

Tre indisponibilità pesanti per la trasferta odierna a Picerno nello scacchiere del Messina, ma mister Giacomo Modica, nonostante gli impegni ravvicinati che stanno caratterizzando questo “ottobre di fuoco”, non ha intenzione di tuffarsi in rivoluzioni. Né tecniche, né tattiche: «Dobbiamo assimilare questo schema di gioco al massimo, poi in corso d’opera magari potremo proporre anche altro, cambiare pelle in corso ma non improvvisando. Prima va provato tutto in allenamento. Abbiamo partite ripetute nell’imminente, dovremo recuperare le energie, serve equilibrio per presentarsi bene in campo e ovviamente qualche avvicendamento ci sarà».
Salvo pronto. Subito dentro? Senza Lia, uno degli interpreti che stava meglio in questo periodo, la vera curiosità è capire se al suo posto suo ci sarà Polito o Salvo (sarebbe esordio dall’inizio, ha giocato solo in Coppa). «Polito ha avuto la sua opportunità sulla fascia - ha ricordato Modica alla vigilia -, Salvo, ha grande fisicità, gamba ma è un po’ indisciplinato. Merita la sua chance, quindi dovrebbe trovare spazio, anche perché se non lo provi non potrai mai sapere cosa ti può dare». Out Pacciardi squalificato, ci sarà Ferrara con Manetta.
Giunta jolly. A centrocampo, con Firenze ancora fuori, assetto confermato: Frisenna, Franco, Scafetta. Ma Giunta è un’alternativa su cui il tecnico punta: «Ha qualità ma è reduce da un problema al ginocchio, sto cercando di recuperarlo gradualmente, dopo lo scampolo di partita con la Casertana».
Bilanciamenti. Davanti Ragusa, Emmausso e Cavallo si giocano due maglie per muoversi ai lati dell’intoccabile Plescia. Alle punte esterne, Modica chiede qualcosa in più, mentre prosegue il processo di trasferimento dei concetti su cui l’ allenatore punta, rallentati da varie ragioni (ingaggi in fasi diverse, infortuni e appunto impegni ravvicinati): «Dobbiamo bilanciare le fasce perché a sinistra siamo meno mobili che a destra, registriamo errori di gioventù e ritardi di apprendimento dei ruoli ma la volontà non è mai mancata e per questo stiamo comunque facendo discretamente. Non facciamo stropicciare gli occhi ma non siamo nemmeno così indietro. C’è chi non aveva mai fatto questo calcio ed è normale e inevitabile che abbia bisogno di tempo. Vedremo il vero Messina probabilmente da dicembre, quando l’assetto sarà definitivo e ci potremo allenare nella settimana piena».
Ostacolo tosto. Picerno ostacolo tosto, con un attaccante scatenato come Murano. Ma il Messina non teme nessuno, tenendo la giusta condotta: «Avremo di fronte una grande squadra che gioca assieme da due anni e ha alzato la sua qualità, sono organizzati. L’anno scorso hanno giocato i playoff, hanno tanta benzina nel serbatoio. Noi ce la giochiamo con tutti se ci muoviamo da squadra, altrimenti rischiamo di toppare anche con chi sulla carta sembra meno competitivo. Abbiamo gente che in C non ha mai giocato e quindi deve essere affamata di apprendere, dove non si arriva con la tecnica e la tattica, si può sopperire con la corsa».
Tour de force. Tante gare in serie, inevitabili ripercussioni: « Giocheremo di nuovo già giovedì 26 ottobre, domenica 29, mercoledì 1 novembre e domenica 5, quindi le energie vanno dosate. Gli allenamenti sono stati pochi ma la condizione è comunque accettabile. Fortunatamente avevamo lavorato molto in ritiro e nelle settimane successive a Messina».

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