Messina

Martedì 03 Dicembre 2024

Igea, un girone di ritorno da urlo. Longo strepitoso, brilla Staropoli

Una salvezza costruita con sagacia e opportunismo mettendo anche in mostra un calcio divertente che ha esaltato forza del collettivo e doti tecniche e atletiche dei singoli. La permanenza in Serie D dell’Igea Virtus il trionfo di tutti, con numeri, nel girone di ritorno, da quasi leader del campionato. Tantissimi i protagonisti, qualcuno più di altri ha messo la propria firma griffando un’annata con più luci che ombre. Staropoli 8.5 Diverse parate miracolose e una costanza casalinga, specie tra settembre e novembre, a suon di clean sheet. La Rosa 6 Cinque presenze e dieci gol incassati. Titolare contro il Canicattì nella sfida valsa l’aritmetica salvezza. Franchina 7 Meno impiegato rispetto alla scorsa stagione, ha comunque fornito una buona interpretazione del ruolo. Della Guardia 8 Idolo di moralità e uomo simbolo. L’Igea Virtus deve tanto alla sua capacità di lettura difensiva. Verdura 6 Utile alla causa anche se non sempre ha denotato continuità. Triolo 7,5 Uno dei protagonisti della rinascita. Di Gaetano, che lo ha impiegato sia a destra che come partner di Della Guardia, ha scommesso tantissimo su di lui. Di Cristina 7 Ampi margini di miglioramento. Punto fisso della difesa, ha occupato più ruoli. Catanzaro 7 In gol contro il Ragusa, Di Gaetano ne ha sfruttato la versatilità inventandolo terzino destro. Ferrigno 8 Ara la corsia mancina, letale (a segno contro Licata e Reggina) anche quando si è spinto in avanti. Biondo 8 Impareggiabile per la tifoseria. Mette tre volte il proprio timbro in stagione, nelle vittorie contro Portici (andata e ritorno) e Licata. Calafiore 8 Uno degli acquisti più azzeccati del mercato invernale. Ha portato equilibrio tra attacco e difesa. Abbate 6,5 La grinta non manca, a volte è riuscito anche a prendersi la scena. Nisticò 6 La sua stagione finisce anzitempo per infortunio. Si toglie comunque la soddisfazione di un gol contro il Canicattì. Trovato 6 Sperava di essere maggiormente protagonista ma i guai fisici lo hanno spesso condizionato. Ordoñez 7 Ottimo impatto con tre gol quasi consecutivi. Poi un brutto infortunio e sipario calato in anticipo. Longo 9 Ha veleggiato su standard elevatissimi. Gol (17) e prestazioni ne hanno fatto un lusso per i giallorossi e per il campionato. La Serie D gli sta stretta. Di Piedi 8 L’uomo dei gol decisivi. Carbura come un diesel, ha lasciato la sua impronta. Trombino 6,5 In quanto a impegno si è fatto apprezzare, ha combinato di meno però in fase realizzativa. De Gaetano 6,5 Valida freccia nell’arco offensivo ma ha dovuto fare i conti con una condizione fisica non sempre ottimale. Aveni 7 Una di quelle alternative che ogni allenatore vorrebbe avere. Segna un gol pesantissimo a Castrovillari. Cannistrà 6 Accumula un buon minutaggio. Ha il futuro davanti a sé. Leone 6 Una stagione vissuta più in panchina che in campo. Racimola 15 presenze, poche però quelle da titolare. Il tecnico Di Gaetano 9 Raccoglie la pesante eredità di Ferrara ma la crisi di risultati non lo abbatte. Trova la quadra con il passaggio alla difesa a quattro, da lì inizia il suo campionato. Società 9 Alto grado di maturazione. Tenere la barra dritta quando la nave era in balìa della tempesta l’atto più difficile.

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