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Vincenzo La Monica porta in alto la gloriosa tradizione della pasticceria messinese

Medaglia di bronzo al Campionato italiano juniores di pasticceria. Un traguardo prestigioso quello raggiunto da Vincenzo La Monica, 21enne pasticcere messinese, originario di Venetico, ottenuto al 45esimo Salone internazionale di gelateria e pasticceria (Sigep). Un concorso, rivolto agli under 24, che rappresenta una prima opportunità di confronto con altre giovani eccellenze. «Sono l’unico siciliano sul podio – dice Vincenzo – e per questo sono molto soddisfatto, anche perché quando sono partito non pensavo di raggiungere questo traguardo. È davvero una bella soddisfazione».

La manifestazione di Rimini ha visto la partecipazione di una giuria di prestigio, nella quale figuravano i maestri delle associazioni “Apei” (Ambasciatori pasticceri dell’Eccellenza italiana) e “Ampi” (Associazioni maestri pasticceri italiani). A trionfare, al termine delle tre prove specifiche (presentazione artistica in zucchero, pastigliaggio o cioccolato; monoporzione; cioccolatini) è stato il reggino di Sant’Eufemia d’Aspromonte Giuseppe Bonfiglio, mentre al secondo posto è arrivato il pugliese Francesco Marchitto di San Severo.

Sul tema “Un futuro sostenibile”, Vincenzo La Monica ha realizzato una scultura sull’ecosistema marino, mentre la preparazione finale è un inno alla sicilianità: «Avendo una pasticceria di fronte al mare – dice il giovane di Venetico – la scelta del tema da proporre è stata immediata. Ho pensato agli animali e al modo in cui dovremmo ridurre l’inquinamento per il loro bene, realizzando dei delfini e delle onde e utilizzando una pala eolica che però durante il viaggio si è rotta.

Grazie alle fonti rinnovabili e alla eco-sostenibilità, immagino che loro riescano a vivere meglio, a “risorgere” a nuova vita. Per la realizzazione sono serviti due mesi di lavoro, la scultura si porta al concorso scomposta e poi si assembla sul momento. Poi ho realizzato una monoporzione di forma sferica, composta da tre strutture di frutta ed è stato difficile trovare gli abbinamenti esatti, perché nessun sapore doveva prevaricare l’altro. Alla base c’è una frolla di noci; all’interno un biscotto morbido sempre alle noci, una mostarda siciliana al mosto d’uva e una composta di mele dell’Etna. All’esterno, invece, una mousse al mandarino di Ciaculli».

Tanti i sogni per Vincenzo La Monica e grandi sono anche le ambizioni per un 21enne che non ha tremato neanche di fronte alla tensione della gara. «È stato pesante – ricorda – e serve anche una certa preparazione fisica, perché si inizia molto presto la mattina e si finisce intorno alle 17. Occorre tanta concentrazione, senti il ticchettio del timer, sale un po’ di nervosismo e invece bisogna restare tranquilli, rimediando agli imprevisti che possono accadere. È una situazione davvero molto tosta, ma alla fine è stata ricompensata dalla grande gioia e dall’emozione». E il futuro? «Ho tanti sogni, devo fare ancora molta strada, ma vorrei riuscire a vincere il Mondiale e raggiungere le più importanti vette della pasticceria, non solo italiana».

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