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Sta per risplendere il Parco Aldo Moro: ora Messina ha un altro polmone verde

«Molti non conoscevano neanche l’esistenza del Parco Aldo Moro, ora stiamo per restituire ai messinesi un grande polmone verde nel cuore della città». Il sindaco riassume così, in poche parole, uno dei progetti simbolo di ForestaMe, il Piano di forestazione urbana che è in corso di attuazione. E se gli interventi sulle strade del centro, con la piantumazione di alberi, hanno prestato il fianco a mugugni e critiche da parte di molti cittadini, la rivitalizzazione di quell’area sulla Circonvallazione, che è sempre stata sottratta alla pubblica fruizione e che, a breve, è destinata a diventare uno dei veri Parchi urbani di Messina, alla stregua di villa Dante, è un’opera assolutamente meritoria. L’Amministrazione Basile, in questo come in altri casi, ha raccolto il testimone dalla Giunta De Luca che della riqualificazione del Parco, intitolato al grande statista ucciso dalle Brigate Rosse, ne aveva fatto una delle priorità, come più volte evidenziato dall’ex sindaco e dall’ex vicesindaca Carlotta Previti, ideatrice del progetto “ForestaMe”.
Ed è vero quanto afferma Basile, che moltissimi messinesi non sanno neppure cosa e dove sia questo “polmone verde”. Per decenni è stata considerata un’area “off limits”, di proprietà dell’Istituto nazionale di Geologia e Vulcanologia, e ad accendere i riflettori furono, nello scorso decennio, gli attivisti del “Teatro Pinelli”, gli stessi che occuparono per alcuni mesi l’ex Teatro in Fiera. Una protesta che servì a smuovere le acque, intervenne la Giunta Accorinti, poi però ci furono anche roventi polemiche, dopo l’insediamento di Cateno De Luca, ci fu anche una dura contrapposizione tra la vicesindaca Previti e l’allora folta deputazione nazionale del M5S.

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