Le carenze nel settore della riabilitazione in provincia di Messina: forte presa di posizione di “Cittadinanzattiva” che denuncia lo stato di enorme disagio degli utenti a causa “dell’assenza totale di “governance” e di una pianificazione strategica dei servizi territoriali pubblici e convenzionati”. Il riferimento è in particolare ai distretti di Milazzo, Barcellona e Patti.
A fronte di famiglie sempre più sfiduciate, che hanno perso la forza di protestare, mentre sono costrette a costosi percorsi di cura, che invece ad altri sono garantiti dal S.S.R. – afferma il presidente Attilio Andriolo – registriamo il silenzio dell’Asp di Messina e dell’Assessorato Regionale alla Salute, che un anno fa ha disconosciuto le stesse richieste avanzate dall’Azienda locale, peraltro fortemente condizionate al ribasso a causa dell’assenza di una struttura interna, capace di censire i bisogni reali. In tal senso è sufficiente visionare le lunghe liste d’attesa dei soggetti privati convenzionati periodicamente sottoposti a controlli. E’ una situazione lontana anni luce da quella prevista dalla legge, che auspica per i servizi riabilitativi un “governo condiviso”, fondato sull’interlocuzione costante tra “pubblico e privato” e sull’equilibrio dell’assistenza tra i distretti socio-sanitari. Al contrario ci viene offerto un quadro desolante dell’offerta riabilitativa, in cui alcune realtà sono sovraccaricate e non riescono ad assorbire l’utenza assegnatagli, mentre altre, che in qualche caso potrebbero equilibrare queste arbitrarie sperequazioni, vengono pervicacemente svantaggiate o addirittura escluse dal sistema territoriale. Il risultato finale di tali scelte, tutte portate a danno dei soggetti cosiddetti “fragili“ e “fragilissimi”, è che operatori autorizzati non riescono a prendere in carico ulteriori disabili, mentre quelli autorizzabili vengono impediti nel farlo".
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