Il sindaco De Luca invita il ministro dell’Interno Matteo Salvini, in occasione della sua visita programmata per il 14 agosto a Furci Siculo, «a prendersi una granita in una delle baracche del “lebbrosario” di Messina».
È il miglior modo, scrive De Luca al vicepremier, per far toccare con mano «la gravissima emergenza per troppo tempo colpevolmente sottovalutata» nella quale vivono tra otto e diecimila persone, nelle oltre duemila costruzioni fatiscenti delle sette “favelas” dello Stretto.
La visita cadrebbe nel momento giusto, cioè nei giorni in cui si è riaperto il libro del risanamento mancato e il sindaco ha richiesto la dichiarazione dello stato di emergenza alla Regione siciliana, con l’indispensabile sostegno che dovrebbe arrivare anche dal Governo nazionale.
Le ordinanze di sgombero e demolizione delle costruzioni ricadenti negli ambiti delle zone da sbaraccare sono collegate al riconoscimento di questa «emergenza abitativa endemica» che fa di Messina un caso unico nel panorama nazionale e regionale.
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