E' durata il breve volgere di una votazione la pax politica in consiglio comunale. L'elezione di ieri pomeriggio di Claudio Cardile alla presidenza dell'Aula, ha aperto già diverse fratture nei due macrogruppi del consiglio, quello di centrosinistra e di centrodestra.
I 18 voti con cui l'esponente del Partito democratico è subentrato ad Emilia Barrile sono espressione di 11 voti preferenze del centrosinistra e 7 del Movimento 5 stelle, gli unici compatti nelle primissime scelte.
Hanno annullato il voto, con un esplicito PD Libero, sia Antonella Russo che Felice Calabrò, che avevano altre idee sulla presidenza e sulle vicepresidenze.
Cosa ne sarà di Russo e Calabrò? Rientrerà tutto o la frattura politica porterà ad un regime da separati in casa, o peggio ad un isolamento?
A destra la situazione è simile nel senso che, dopo aver avuto certezza che l'asse Centrosinistra- 5stelle avrebbe lasciato forza italia e gli alleat senza nemmeno una vicepresidenza, a quel punto, Dino Bramanti ha chiamato a raccolta i suoi perchè lasciassero l'aula, ma in due, Zante e Pagano, non hanno risposto rimanendo seduti nei loro .
E anche l'introduzione della figura del consigliere delegato auspicata da De Luca e che si occuperebbe di uno specifico argomento come se fosse un assessore, potrebbe in qualche modo creare divisione. Questo perchè in aula l'argomento seguito da questo o quel consigliere indurrebbe lo stesso gruppo a cui appartiene a votare favorevolmente, per non sfiduciare il consigliere stesso. Una mossa politicamente acuta quella del Sindaco ma non tutti i partiti sono propensi ad aderire.
Infine i lavori del nuovo consiglio potrebbero presto cambiare perchè nei corridoi di palazzo zanca si parla di otto commissioni e non più dieci con un giorno fisso dedicato alle sedute del consiglio comunale
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