Almeno nei prossimi due week end i pendolari della riviera tirrenica potranno patire disagi minori. Ma pur sempre di disagi si può continuare a parlare alla sesta estate di fila. E da qualche giorno, con la chiusura dello svincolo di S. Michele, divenuti insopportabili. Continueranno ad esserlo dal lunedì al venerdì, soprattutto nelle ore di punta, quando lungo il viale Boccetta e su tutto il viadotto Ritiro si viaggia a passo d'uomo. Sarà così fino a poco dopo la metà del mese dal momento che l'impresa che ha in appalto le opere di rifacimento del viadotto Ritiro, ha chiesto la chiusura degli scivoli d'ingresso per eseguire le operazioni propedeutiche allo smontaggio dei primi impalcati da sostituire. Venendo incontro all'utenza che, evidentemente, visto il periodo estivo, viaggia ancora più numerosa da e per i villaggi rivieraschi, il Cas ha ottenuto dall'impresa la chiusura del cantiere per i prossimi due fine settimana. E così dalle 18 di domani, fino alle 6 di lunedì, si potrà accedere in tangenziale anche dallo svincolo di Giostra, sia verso Palermo che verso Catania. Non accolta invece la richiesta del Consorzio di istituire il terzo turno di lavoro, quindi anche di notte. Nella nota diramata oggi dal Cas, il direttore generale Leonardo Santoro, afferma che “alla ripresa dei lavori, dopo l’estate, ci attiveremo per recuperare i ritardi di questi due fermi di fine settimana per rimanere in pari con i tempi contrattuali”. Da accogliere, invece, sarebbe l'abolizione del pedaggio, almeno durante i lavori, alla barriera di Divieto. Si tratta di un servizio non reso adeguatamente a fronte di quanto corrisposto. Al di là del fatto che, questa, resta pur sempre una tratta ricadente per intero nel comune di Messina e quindi, come sostenuto in decennali e fin qui vane battaglie, da considerare alla stregua di una tangenziale, come avviene nel resto della Penisola.
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