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Nuova Rete ospedaliera: più posti letto e meno primari

Iter ancora lungo: la prossima settimana in Giunta, poi all’Ars e quindi al Ministero

Nuova Rete ospedaliera: più posti letto e meno primari

Messina

Più posti letto, meno unità operative complesse, l’applicazione di precise scelte politiche, comunque regimentate dalle rigide griglie dettate dal decreto 70/2015, la famigerata legge Balduzzi: la rete ospedaliera delineata dall’assessore Ruggero Razza presenta elementi di novità rispetto a quella varata dal precedente governo, ma risente dei ristretti ambiti di manovra creati dai calcoli imposti dalla normativa. «L’allineamento della rete vigente agli standard del decreto Balduzzi è un atto dovuto, a maggior ragione dopo i rilievi mossi dalla Corte dei Conti - ha ribadito l’assessore regionale alla Salute- Il mio auspicio è che il nuovo governo nazionale voglia superare gli attuali standard, quantomeno con la possibilità di intervenire sulle soglie massime per alcune specialità. Per questo nella nota metodologica che accompagnerà la trasmissione dell’atto, chiederemo che la rete possa entrare in vigore nel primo semestre del 2019». «L’aumento dei posti letto su tutta la Regione – chiarisce Razza – è il più importante parametro, perché consente di rideterminare le piante organiche secondo i livelli di assistenza indispensabili. Ne abbiamo parlato con il ministro Grillo, che si è mostrata consapevole e attenta rispetto alle esigenze manifestate da tutte le Regioni italiane di intervenire sul tetto del personale». «Siamo ancora in una fase di discussione e restiamo in attesa dei contribuiti di tutti. L’unica cosa che non accetteremo mai sono i “personalismi”: ai cittadini, come ribaditoci anche nel primo incontro con le parti sociali, non interessa quante unità complesse si rinvengono sulla rete, ma l’efficacia dei servizi prestati e la presenza di strutture adeguate ».

 

Il piano, come evidenziato da Razza, non è infatti ancora definitivo: una volta ottenuti tutti i pareri preliminari, la Giunta dovrà adottarlo e poi, entro la prossima settimana, trasmetterlo alla VI Commissione dell’Ars per un parere obbligatorio ma non vincolante, quindi inviarlo al Ministero della Salute per il definitivo via libera. La bozza non è stata ancora diffusa ufficialmente dall’assessorato, ma è divenuta pubblica dopo la trasmissione alle organizzazioni sindacali per il previsto confronto. E rispetto a quanto attualmente nero su bianco, se l’architettura di massima verrà comunque mantenuta per ciò che riguarda la classificazione dei presidi, c’è da attendersi ancora qualche novità riguardo all’assegnazione delle unità operative.

Il numero totale dei posti letto previsti dalla rete è pari a 18.051, numero che scaturiva anche dal precedente decreto 629/2017: in questo caso la novità è la previsione di completa attivazione, rispetto al numero attuale di posti letto esistenti e attivati che al 1/1/2016 era di 16336. Un monte di 1715 posti letto in più che saranno così distribuiti: +264 per acuti e + 1451 per post acuti. L’altro dato rilevante è quello del numero totale di unità operative complesse: erano 1024 (tra pubbliche e private) quelle evidenziate dalla programmazione del 2017, dovranno diventare 873 con una riduzione complessiva di 151.

Per il territorio messinese, viene individuato un solo Dea (Dipartimento per l’emergenza) di II livello (il Policlinico universitario), quattro Dea di I (il Papardo, il Piemonte e gli ospedali di Milazzo e Taormina), tre presidi di base (Barcellona, S. Agata e Patti) e due di zona disagiata (Lipari e Mistretta). In dettaglio, il Papardo guadagna 33 posti letto (totali 372), come chiarisce il commissario Paolo La Paglia, nelle unità operative in cui c’era maggiore richiesta (ginecologia e ostetricia, cardiochirurgia e chirurgia plastica), mentre è stata recuperata la struttura complessa di Dermatologia. Al Policlinico il Pronto soccorso pediatrico viene mantenuto come struttura complessa e viene recuperata la Reumatologia con assegnazione di ulteriori posti letto (in totale sono 549). La pianificazione sarà oggetto la prossima settimana di un confronto tra l’assessore Razza e il rettore dell’ateneo messinese Salvatore Cuzzocrea, che, come prevedono i protocolli regionali sulla sanità universitaria, deve esprimere su essa un’intesa (già raggiunta sugli altri due Policlinici). Pari a 243 i posti letto assegnati all’azienda Ircss-Piemonte, che guadagna la struttura di Terapia del dolore e la Neuroradiologia ma si vede portare da complessa a semplice dipartimentale l’Ortopedia.

Il piano e i relativi allegati sono consultabili in questa pagina

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