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Arriva Vasco Rossi:
«Ciao Messina!»

Arriva Vasco Rossi: «Ciao Messina!»

Un botto, una raffica di tuoni, uno tsunami. Un sound rockissimo e oltre quarantamila persone che urlano, perché le sue canzoni se le canti e basta... non ti basta.

Come quando si entra in teatro mentre l'orchestra accorda gli strumenti, così era dentro lo stadio San Filippo, mentre ognuno si registra sul pezzo che Vasco sicuramente ha scritto pensando a me, a te, forse a lui. Quando all'improvviso le luci, la band e lui: «Ciao Messina!».

Potrebbe essere questo il post della serata, direttamente dal mega palco, dopo che un altro da decine di migliaia di like qualche giorno fa su Instagram aveva richiamato a sé tutte le attese che il NoStopLive 2018 si trascina dietro. Fino a Messina, ultima (ma non ultima) marcia del Komandante sull'Italia.

Stavolta non c'è un nuovo disco da promuovere, c'è Vasco che per la quarta volta in nove anni ce ne viene a cantare trenta al di qua dello Stretto. Che si allarga per contenere infinite lucciole a batteria che spuntano mentre il sole cala, come un ponte ideale tra il palco e l'Isola.

Vero che le smart light sono ormai un rito infestante, ma col cantante di Zocca i termini sono assoluti. Nel giorno del solstizio d'estate, in cui la luce supera il buio... “Cosa succede in città?” Che così si comincia e si va avanti fino ad “Albachiara”. Tutti insieme

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