L'obiettivo è quello di chiudere il campionato con due vittorie e avvicinare il sesto posto occupato dal Gela, una missione possibile per il Messina dal momento che le ultime avversarie sono Paceco e Isola Capo Rizzuto, già retrocesse nel torneo di eccellenza. Si comincia domani contro i trapanesi che all'andata misero i peloritani in notevole difficoltà, salvati solo dalle giocate dello scatenato Yeboah e dai due rigori trasformati da Ragosta.
Rispetto alla vittoriosa trasferta di San Cataldo, il tecnico Facciolo potrà contare sui rientri in difesa di Manetta e Bruno. In porta assente Meo che dovrebbe essere sostituito da Rinaldi. Per il resto poco turnover anche se non è da escludere che, almeno nella ripresa, possa essere concessa la vetrina a qualche giovane che si è messo in luce in quest'ultimo scorcio di stagione. Difficile tenere alta la concentrazione sul match. Le ultime vicissitudini hanno smorzato l'entusiasmo del gruppo. Si attendono le decisioni della società sulle scelte future. L'allenatore Giacomo Modica, ancora a riposo per i seri postumi di una malattia, è ritenuto un punto fermo. Accetterà, però, di rimanere a guidare la squadra anche nella prossima stagione? La risposta positiva, attesa la prossima settimana, non è affatto scontata anche perché legata, tra le altre cose, alla riconferma del direttore sportivo Francesco Lamazza, entrato più volte in rotta di collisione con il presidente Sciotto. Il Messina rischia, quindi, di bruciare un vantaggio di programmazione considerevole perché la riconferma dello staff equivarrebbe ad avallare un progetto, già delineato, che, nel medio e lungo periodo, potrebbe ripagare gli investimenti del massimo esponente. E' chiaro che Sciotto potrebbe azzerare tutto ed affidarsi ad altri uomini, scelta, comunque, legittima per chi mette a disposizione il capitale, ma questa soluzione potrebbe comportare rischi altissimi con l'incognita di ricominciare tutto daccapo.
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