La Soprintendenza ai Beni culturali ed ambientali di Messina ha trasmesso una nota di “remissione in pristino” della via Teatro Greco nei confronti dei gestori e titolari dei gazebo dislocati lungo la centralissima arteria che porta al Teatro Antico. Per le Belle Arti, in sostanza, i chioschi dovranno lasciare la via Teatro Greco. Torna, quindi, in primo piano la vicenda che aveva già scatenato polemiche e una contesa tra la Soprintendenza, i gestori delle attività ed il Comune nel periodo antecedente al G7 del maggio 2017. In quel caso, come si ricorderà, i chioschi dovettero abbandonare la via Teatro Greco in quanto c’erano da effettuare i lavori di asfaltatura della strada in previsione poi del G7. Nelle 48 ore successive al summit dei sette grandi, i gazebo sono stati poi ricollocati in via Teatro Greco. Ma per la Soprintendenza la questione non è finita lì e in una nota a firma del soprintendente di Messina, arch. Orazio Micali, e della dirigente responsabile dell’Unità Operativa 4, arch. Marisa Mercurio, l’area in oggetto è stata occupata «senza alcuna autorizzazione paesaggistica». Si tratterebbe di una «concessione temporanea di occupazione di suolo pubblico e i gestori delle attività, di conseguenza, occuperebbero in atto “suolo pubblico sottoposto a disciplina di tutela dell’ex Dprs n.6561 dell’11 novembre 1967 con concessione scaduta.”
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