La Procura, che contestava inizialmente a vario titolo i reati di falso e abuso d’ufficio, ieri però aveva chiesto per tutti e cinque l’assoluzione. Lo aveva fatto il pm Federica Rende, invocando la formula «perché il fatto non costituisce reato», e legandola concettualmente alla mancanza di elemento intenzione nella vicenda.
Ma il collegio presieduto dal giudice Grasso e composto dai colleghi Silipigni e Albanese, dopo oltre sei ore di camera di consiglio, ha deciso in maniera molto diversa rispetto alla prospettazione d’aula dell’accusa. La Arena, che rispondeva di falso e abuso, è stata condannata a un anno e quattro mesi. Un anno è stato invece inflitto a Sturniolo, Ziniti e Oddo. A tutti è stata accordata la sospensione della pena. L’ex dg Pecoraro è stato invece assolto dall’accusa di abuso d’ufficio «perché il fatto non sussiste».
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