Ci sono qualcosa come 189 contratti da trasferire da una azienda all'altra. Venti anni di gestione del capitolo rifiuti, d'altro canto non si cancellano con un colpo di spugna o con la firma di un usufrutto. Ci vorranno diverse settimane per riportare tutto all'ordinario ma l'importante è che di straordinaria non ci la sporcizia nelle strade domani mattina.
Al di là delle firme per il distacco di 488 lavoratori di Messinambiente a a Messina Servizi, servirà anche una ordinanza contingibile e urgente del sindaco per garantire la possibilità ai mezzi che vanno in discarica di poter trasferire l'immondizia in discarica.
Restano però le tensioni in seno ai sindacati per il futuro dei lavoratori di Messinambiente. Come accade da troppi mesi, senza che nessuno metta d'accordo Cgil e Cisl Uil e Fiadel, la divisione è legata al transito diretto da una azienda all'altra o attraverso la la società di regolamentazione rifiuti della Regione come avvenuto per i dipendenti di Messinambiente di taormina e per gli ato in città. Una diatriba che non sembra spostare chissà quanto le tutele dei lavoratori, ma che è diventata terreno di uno scontro, aspro come non mai, e finito ben oltre le righe.
Il prefetto, nel tavolo di ieri, ha promosso un incontro chiarificatore con la regione che la legge per il passaggio dei lavoratori del ciclo dell'igiene l'ha scritta ed ora è chiamata ad una interpretazione autentica. La città però non diventi ostaggio delle diatribe di nessuno, sindacati o amministrazione che siano.
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