L'interlocuzione con l'assessorato regionale già avviata prima dell'incontro di ieri ha portato i suoi frutti. L'assessore regionale, Sandro Pappalardo, che doveva venire a Messina a fine dicembre, da allora è stato in contatto con il Sovrintendente del Teatro Vittorio Emanuele. Luciano Fiorino gli ha presentato le problematiche più rilevanti dell'Ente, dai FURS (i Fondi Unici Regionali per lo Spettacolo), al reinquadramento del personale, al rilancio del teatro. Fondamentale il gancio offerto dal deputato Elvira Amata che ha cercato la strada perchè questo dialogo potesse avere un seguito concreto. E così è stato; ieri a Palermo erano in molti a rappresentare la città dal Sindaco, all'assessore Alagna, ai consiglieri comunali oltre ovviamente ai vertici dell'Ente. L'incontro sembra essere stato costruttivo intanto perchè si deve partire da basi certe: le carte. A sbrogliare la situazione più che ingarbugliata del personale e dei fondi è stato incaricato un tecnico esterno individuato dallo Stesso Ente a luglio e che in questi mesi ha studiato una per una le posizioni dei 59 dipendenti tra amministrativi e tecnici a tempo indeterminato per stilare un quadro preciso della situazione. Il resoconto di questo studio, portato in consiglio a fine dicembre, domani sarà asseverato dal collegio dei revisori e tra qualche giorno tutto l'incartamento sarà inviato alla regione. Il documento sarà la voce ultima per sbloccare i fondi Furs. Si tratta del saldo 2015 che ammonta a 100 mila euro e di tutto il 2016, 500 mila euro. Per il 2017 invece sarà fatto ricorso sulla bocciatura dei quasi 400 mila euro spettanti al Teatro di Messina. Anche il Comune dovrà fare la sua parte. Dei 100 mila euro che annualmente avrebbe dovuto versare al Teatro si è arrivati a un debito di 400 mila euro. L'ultima erogazione è stata nel 2013, mentre dal 2014 al 2017 del contributo comunale non si è vista traccia.
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