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Sotto l'albero Pietro Sciotto ritrova la parola

Il Messina sceglie Giacomo Modica

Chi fa da sé, fa per tre. Un detto preso alla lettera dal presidente del Messina Pietro Sciotto, che in una nota, facendo gli auguri di Natale alle istituzioni e ai tifosi, ammette, finalmente, di aver sbagliato nella fase di allestimento della società in una realtà, definita complessa, qual è la serie D. Scelte compiute non risultate, poi, idonee. Il riferimento, non troppo velato, è indirizzato soprattutto al tecnico Antonio Venuto, all'ex Dg Giovanni Carabellò, silurato un paio di settimane fa ma anche ad alcuni calciatori ingaggiati e poi rinnegati come Pezzella, Colombini e Maiorano, ognuno congedato con motivazioni diverse.
Per quanto non pienamente sufficiente, l'ammissione di colpa è un bel passo avanti sul piano delle relazioni esterne, sempre ridotte ai minimi termini per motivi che rimangono oscuri. Il presidente Sciotto ha voluto rassicurare i tifosi sul 2018, promettendo di regalare obiettivi diversi grazie al nuovo gruppo di lavoro che fa capo al tecnico Giacomo Modica, definito esperto, competente e coeso, con chiaro riferimento alla non unità d'intenti rispetto a quelli che c'erano prima. Ed in effetti, sotto la guida di Modica, il Messina, per usare una terminologia cara al presidente Pietro Sciotto, ha cambiato marcia, conquistando in 11 partite, 18 punti sui 33 disponibili, contro i 2 in 6 gare del suo predecessore. Ma, la sintonia, di cui parla Sciotto è riferibile anche al monte ingaggi drasticamente calato con l'arrivo di atleti in linea con la visione calcistica presidenziale. La nota si conclude con la volontà, che da sola si sa non basta, di riportare il Messina nelle categorie che gli competono per storia e blasone. Una speranza condivisa da tutti, anche dalla stampa che Sciotto finora ha dimostrato di non apprezzare e condividere.

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