Si è conclusa con due rinvii a giudizio l’udienza preliminare per l’omicidio di Roberto Scipilliti, un vigile del fuoco di Roccalumera (Messina) ucciso con un colpo di pistola alla testa. Assolto un terzo uomo che doveva rispondere di favoreggiamento. Roberto Scipilliti scomparve dalla sua abitazione il 5 gennaio di questo anno e fu ritrovato cadavere alcuni giorni dopo nelle campagne di Savoca (Messina).
Le indagini sull'omicidio si indirizzarono verso Fortunata Caminiti e Fabrizio Ceccio. La coppia fu intercettata dai carabinieri all’uscita di una nave traghetto mentre tornava dalla Toscana. Secondo gli inquirenti, i due avrebbero fatto salire Scipilliti su un’auto presa a noleggio, lo avrebbero ucciso con un colpo di pistola esploso mentre dava loro le spalle e infine ne avevano abbandonato il cadavere in aperta campagna. Il gup di Messina Simona Finocchiaro li ha rinviati a giudizio e il processo comincia il 7 marzo 2018 davanti alla Corte d’Assise. E’ stato invece assolto Letterio Scionti, che doveva rispondere di favoreggiamento. Scionti è stato giudicato con il rito abbreviato. Ancora incerto il movente dell’omicidio.
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