Tutto il naviglio, privato e non, tutti i mezzi pesanti dovranno utilizzare l'approdo a sud, una volta ampliato, da e per il continente. E per 365 giorni l'anno, assicura chi si appresta a realizzarlo questo nuovo porto. Il nemico può essere costituito dallo Scirocco che più volte ha messo ko i due scivoli già esistenti dal 2003, ma il nuovo bacino nasce tenendo conto di questa criticità. Per mareggiate record che dovessero ostacolare le manovre in entrata e uscita, può tornare utile il Molo Norimberga all'interno della Falce, oggi utilizzato per le autostrade del mare e che, più o meno negli stessi tempi del nuovo porto di Tremestieri, sarà facilmente raggiungibile attraverso la nuova via Don Blasco.
Insomma, i presupposti per poter restituire la rada S. Francesco ad altro uso, sembra esserci tutti. A Tremestieri, quindi, bidirezionali e Autostrade del mare grazie ai 7 scivoli che saranno disponibili al termine della costruzione della grande infrastruttura da 72 milioni di euro. 570 i giorni lavorativi necessari una volta approvato il progetto esecutivo. Gli attuali due scivoli saranno parte integrante del nuovo porto e, secondo i piani, saranno quelli che meno risentiranno di insabbiamenti post mareggiate. La nuova struttura che nasce più a sud rispetto a quella esistente proteggerà i due scivoli che presto potrebbero anche diventare tre.
Inoltre, nell'ambito dell'appalto che la Nuova Coedmar di Chioggia si è aggiudicato, un intervento preliminare per ripulire i fondali prospicienti questa invasatura. Si tratta di realizzare una fossa asportando circa 150 mila metri cubi di materiale da utilizzare per il ripascimento della costa erosa. Per questo intervento è necessario uno stralcio progettuale da sottoporre all'approvazione del Genio civile opere marittime. La burocrazia è sempre in agguato.