Fanno sul serio gli abitanti di Vulcano che si sentono sempre più abbandonati dallo Stato e sono pronti a proteste eclatanti se continuerà a permanere il silenzio delle istituzioni. Intanto anche oggi niente scuola per i 21 alunni delle tre classi della scuola media che dovrebbero svolgere attività didattica in una unica classe a seguito dell’accorpamento.
In prima linea anche il consigliere comunale di minoranza Franco Muscarà che in una nota chiede a tutte le autorità competenti di attivarsi per concedere in deroga, tra l’altro già concessa lo scorso anno scolastico, per la formazione di almeno due classi, per dare ai professori e agli alunni la possibilità di un percorso scolastico regolare e con la massima sicurezza. Il consigliere del gruppo “Vento Eoliano” ha scritto al sindaco Marco Giorgianni, all’assessore alla Pubblica Istruzione Fabiola Centurrino e al preside dell’Istituto comprensivo di Lipari Sezione staccata di Vulcano.
“Le politiche di tagli all’istruzione hanno colpito soprattutto le realtà più piccole, in modo peraltro generico, senza prestare attenzione al singolo caso e senza condurre opportune analisi sulle esigenze di una realtà - scrive il consigliere -. In particolare la scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo di Lipari, sezione staccata di Vulcano, si è vista assegnata una pluriclasse cosi composta: Prima media 8 alunni, Seconda media 2 alunni Terza media 11 alunni. Per un numero complessivo di 21 allievi, nonostante una precisa indicazione ponesse come 18 il numero di allievi per pluriclasse, in più non va trascurato il problema sicurezza, visto che non vi sono aule idonee, che possano ospitare tutti i 21 allievi. La formazione di pluriclasse con 21 alunni sarà il colpo di grazia a molte comunità, perché non è assolutamente accettabile che in una stessa classe possano trovarsi studenti dalla prima alla terza media, questa logica è al di fuori di ogni cognizione didattica e formativa”.
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