Sono stati il Forte del SS. Salvatore (gremito di visitatori, oltre 800, grazie anche all’apporto prezioso dei bus-navetta messi a disposizione da Comune e Atm), insieme al Sacrario di Cristo Re (400 ingressi), alla Badiazza e alla splendida villa Cianciafara di Zafferia i siti che hanno registrato i maggiori ingressi nella prima “tre giorni” delle “Vie dei Tesori”, la rassegna culturale – che ha raggiunto un trend di circa 5000 ingressi complessivi – promossa e coordinata dall’assessorato regionale ai Beni culturali, che coinvolge 28 siti cittadini protagonisti anche nella seconda sezione, da venerdì a domenica prossima (responsabile del procedimento di Messina è Mirella Vinci della Soprintendenza). «Siamo contenti di aver coinvolto Messina in questa edizione della rassegna, mettendo in rete monumenti e siti non sempre fruibili, che meritano un’adeguata riqualificazione e valorizzazione. Insieme a enti e istituzioni coinvolte anche tante associazioni che da anni operano sul campo e vanno supportate. La manifestazione serve ad attivare energie positive con l’obiettivo di creare un turismo culturale consapevole e attivo», osserva il principe Bernardo Tortorici di Raffadali, che ha coordinato l’iniziativa.
Un circuito culturale virtuoso che permette di “raccontare”– e quindi “storicizzare” nel loro glorioso passato – monumenti, edifici storici, musei, forti, ville storiche (autentico patrimonio pubblico e provato da valorizzare), che costituiscono una base preziosa per la prossima edizione, per cui ci sia augura verranno coinvolti alcuni siti esclusi (la chiesa di S. Maria Alemanna, la Tomba a camera, Il Seminario, la Gam del Palacultura, Casa-museo di Maria Costa), magari accompagnati con animazione e eventi, come avviene da tempo nella rassegna palermitana. Un ruolo significativo lo hanno svolto le giovani “guide”, studenti degli istituti scolastici insieme a giovani universitari e neolaureati e specializzando, coadiuvati dai collaboratori dell’associazione “Le vie dei Tesori onlus”.
I siti del circuito delle “Vie dei Tesori”, che verranno aperti o riaperti venerdì, sabato e domenica prossimi, sono la Cattedrale, la chiesa di Gesù e Maria del Buon Viaggio del Ringo, la chiesa di S. Giovanni di Malta, la chiesa dei Catalani (con visite guidate bilingue inglese-francese), la chiesa di S. Elia, la chiesetta di S. Tommaso il Vecchio, il sito archeologico di S. Maria del Gesù Superiore (la cosiddetta e discussa “Tomba di Antonello”), la nuova Pinacoteca, la Galleria archeologica e il Museo delle Ceramiche dell’Università, la Badiazza, l’ex chiesa del Buon Pastore, i forti Ogliastri,Pretrazza, SS. Salvatore e Gonzaga; il Monte di Pietà, la Gam della Provincia, l’ex ricovero Cappellini oggi Museo Provinciale del’900, Palazzo Zanca con l’Antiquarium, il Parco Horcynus Orca, il Sacrario di Cristo Re, Montalto (con i nuovi giardini riqualificati) e le Carceri del castello di Rocca Guelfonia (scelti come testimonial da “Il Venerdì” di Repubblica), il Teatro “V. Emanuele” il “Colapesce” di Guttuso (da venerdì), e le ville Cianciafara di Zafferia, che unisce arte del giardino italiano e inglese, De Pasquale di Contesse (autentico gioiello liberty) e Pace-Sanderson (con la mostra storica), mentre il Mume si inserirà il 23 settembre.