Il genio civile di Messina stoppa i lavori dell'ennesima variante del progetto relativo alla costruzione del parcheggio sopraelevato della stazione centrale facente parte del sistema metroferrovia Messina Giampilieri. Il no è arrivato stamattina al dipartimento lavori pubblici del Comune ma anche al dipartimento Infrastrutture e trasporti di Palermo che lo finanzia. E' relativo alla richiesta del Comune per l'autorizzazione ai lavori di una nuova variante. E' stata presentata il 7 luglio ed è la quarta da quando sono iniziati i lavori del parcheggio che hanno avuto lo ricordiamo uno stop e sono poi ripresi con il Consorzio Cooperativa Costruttori di Bologna. Si tratta di una grande opera che ha richiesto anni di impegno e che in questi giorni è arrivata alle fasi più delicate con la posa dei pesantissimi conci per i quali sono arrivate in città delle apposite gru. Adesso un nuovo intoppo perchè il genio civile chiede relazioni geotecniche sulla natura dei terreni che ricordiamo sono a rischio liquefazione,fenomeno che si è già verificato durante la realizzazione dei pali di fondazione. Da qui la seconda e terza variante. Il Comune, che sta eseguendo i lavori, ha presentato il 7 luglio scorso la quarta variante per la realizzazione di vasche antincendio e di raccolta acque. E' previsto infatti che le acque che si raccoglieranno inevitabilmente sul parcheggio siano convogliate per essere eliminate dentro delle vasche dalle quali i liquidi saranno sversati nel torrente Portalegni che scorre nel sottosuolo. A tal proposito è necessario il nullaosta idraulico richiesto da Genio civile insieme agli atti di verifica dei terreni in considerazione anche dei nuovi carichi trasmessi dalla vasche di accumulo previste oltre che per l'acqua anche per gli impianti antincendio. L'odierna lettera è stata inviata anche a Palermo nell'ambito dell'attività di vigilanza e controllo svolta dall'ufficio del genio civile di Messina per la certificazione di spesa dei fondi europei. Il termine per la conclusione dei lavori è già passato e l'opera è stata inserita nelle incompiute. Ciò significa che da quella data, dicembre 2015, non arriveranno più fondi europei e che se l'opera non sarà completata dovranno essere restituiti anche quelli spesi finora.
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