Non si arresta la mano degli incendiari. Visto il netto calo delle temperature, è quasi certamente di natura dolosa il rogo divampato ieri, intorno alle 12, nel torrente Cocuzzaro, in un terreno impervio, sul versante al confine con Venetico.
Le fiamme hanno raggiunto la parte bassa dell’abitato collinare di Grangiara, a Spadafora lambendo pericolosamente le abitazioni.
Sfiorata la tragedia. Bruciata anche tanta spazzatura. Il fuoco domato, dopo poco tempo, a causa del vento e dei terreni secchi incolti è nuovamente divampato inghiottendo alcuni ettari di macchia mediterranea nel versante opposto di Grangiara, raggiungendo la strada provinciale.
Oltre a gettare nuovamente nel panico gli abitanti che hanno visto le proprie case seriamente a rischio, nel rogo sono andati distrutti alcuni casolari situati nella vallata. Messi in sicurezza cavalli e cani.
Sul posto, nell’arco della giornata, sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Milazzo, coordinati dal caposquadra Cuciti, le tre squadre antincendio boschivo di Rometta dirette dall’ispettore Scattareggia, i carabinieri di Spadafora guidati dal vicecomandante Chiofalo, la Misericordia che ha soccorso un’unità del corpo forestale, la protezione civile Giva di Roccavaldina, i vigili urbani, l’amministrazione Comunale e l’ufficio tecnico.
Nel pomeriggio, intorno alle 16, si è reso necessario per domare definitivamente l’incendio, l’intervento di un canadair, Can 30, che ha effettuato 19 lanci. Si sono anche resi necessari due soccorsi per intossicazione da fumo che sono stati direttamente gestiti dal personale sul posto della “Misericordia”.
Giornata intensa anche ieri sul fronte degli incendi in Sicilia, anche le temperature più basse hanno limitato i danni.
Un elicottero SH-212 è decollato dalla base aerea della Marina militare di Catania per dare supporto alle operazioni anti incendio in località Costacroce nel comune di Capizzi (Messina) e a Caltagirone (Catania). L’intervento è avvenuto in seguito alla richiesta pervenuta dal Centro operativo aereo unificato del dipartimento della Protezione Civile (Coau).
L’elicottero è intervenuto sui due incendi con cinque sganci di acqua dalla sua benna, recipiente da 500 litri agganciato sotto la pancia, impiegando oltre quattro ore di volo. L’elicottero, inserito nel programma di intervento della campagna antincendio boschivo 2017, a termine attività è rientrato nelle base di Catania riprendendo lo stato di prontezza operativa.
Dall’inizio della campagna antincendio gli elicotteri della Marina militare del secondo gruppo, di base a Catania, hanno totalizzato più di 57 ore di volo e hanno sganciato circa 150.000 litri di acqua.
Caricamento commenti
Commenta la notizia