Il riaffidamento temporaneo all'associazione S.Maria della Strada da parte del Comune aveva riguardato i mesi di gennaio e febbraio. La gestione della casa di Vincenzo sin dalla sua nascita è sempre stata un po' discontinua dal punto di vista contribuiti, tanto che l'associazione S.Maria della Strada per non lasciare senza un tetto gli ospiti soprattutto nei mesi invernali, durante i quali i 22 posti erano sempre occupati, ha continuato la gestione a proprie spese con la speranza e l'assicurazione che prima o poi i contributi sarebbero stati versati. Nel frattempo è stato necessario fare il bando per l'affidamento del servizio per sette mesi. Bando vinto dalla stessa associazione, unica ad essersi presentata. L'ufficio manutenzione però ha chiesto la messa in sicurezza del sito nei pressi della stazione marittima con due porte antipanico e una ringhiera di sicurezza. I lavori di adeguamento sono iniziati a luglio, motivo per cui si è pensato di chiudere la struttura da giorno 20 luglio per sistemare i 15 ospiti (durante il periodo invernale sono circa 22) nelle case di accoglienza del territorio: la Jaen Jogan di Provinciale, il don Orione e Cristo Re.
Alcuni senza fissa dimora hanno accettato altri hanno preferito rimanere liberi vista anche la stagione estiva. Nel frattempo l'associazione S.Maria della Strada ha deciso di effettuare anche la disinfestazione una volta completati gli interventi da parte del Comune. L'utilità di questa struttura è stata nel tempo ampiamente pubblicizzata dall'amministrazione comunale che con la stessa solerzia avrebbe potuto effettuare questi piccoli lavori di adeguamento provvedendo magari prima di chiudere a reperire il materiale necessario. Problemi nella consegna della ringhiera e varie situazioni di ferie del personale hanno fatti sì che i tempi si allungassero e dal 20 luglio sono già trascorsi più di venti giorni e le porte della struttura rimangono inesorabilmente chiuse.
Nel frattempo il quadro cittadino è leggermente cambiato perchè Cristo Re ad agosto, come ogni anno, è chiuso per carenza di personale volontario e il don Orione che ospita già extracomunitari ha dato la disponibilità di qualche posto così come la casa di Provinciale. Rimangono dunque due case d'appoggio con orari e regole propri che spesso non vengono accettati dai senza fissa dimora.
Situazione modificata ad agosto anche per le mense perchè quella di S.Antonio nella centralissima via Ghibellina rimarrà chiusa dal 6 al 21 agosto. Questo, spiega il responsabile dell'istituto p. Amedeo Pascucci, si è reso necessario a causa di una pulizia straordinaria e disinfestazione dei locali. I responsabili hanno avvertito gli ospiti e le associazione del territorio affinchè possano distribuire i pasti in maniera capillare. Tutti interventi in un certo senso migliorativi che però creano non pochi disagi a chi deve già accettare la propria condizione di povertà. Un motivo in più per chiedere agli organi preposti di velocizzare al massimo tutte le operazioni per restiture dignità e serenità a chi ogni giorno deve fare i conti con l'incertezza quotidiana.
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