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La giunta pacifista che è in guerra con tutti

La giunta pacifista che è in guerra con tutti

Altro che promesse di dialogo. Sulla gestione dei Giardini di Montalto si consuma l’eclatante frattura tra l’amministrazione comunale e la Curia arcivescovile, l’ennesimo strappo che vede protagonista una Giunta che professa il pacifismo e che sembra sempre in guerra con il mondo intero (non solo per sue responsabilità, sia chiaro).

Partiamo dalla notizia. L’assessore Daniele Ialacqua comunica che domani, alle 10, «all’entrata laterale di via Dina e Clarenza, sarà ufficialmente consegnata in adozione a Christian Mangano, nella sua qualità di rappresentante di “PuliAMO Messina”, l’area dei giardini di Montalto, come da scrittura privata sottoscritta il 31 luglio scorso». La decisione, dunque, è presa e Ialacqua aggiunge una postilla, che sa quasi di minaccia: «Si sottolinea la necessità che padre Lorenzo Campagna o chi per lui consegni per l’occasione le chiavi in modo da agevolare l’accesso ai giardini e consentire il sopralluogo di un tecnico del Dipartimento interessato per verificare lo stato dei luoghi in vista della prossima apertura al pubblico». La consegna ufficiale a “PuliAMO Messina” – precisa Ialacqua – s’inserisce nelle iniziative che nelle prossime settimane verranno organizzate dall’assessorato all’Ambiente, per la consegna formale di altre aree cittadine date in adozione ad associazioni, quali largo Basicò, l’area attrezzata Sperone ovest e le villette Sperone e Pelorias a Ganzirri.

Nella stessa giornata, mons. Francesco La Camera, direttore dell’Ufficio amministrativo diocesano, in una lettera alla Gazzetta, riassume la posizione della Chiesa messinese. «La Curia arcivescovile, a sostegno della Parrocchia di Montalto (ente giuridico direttamente interessato) ed assieme ad essa, ha in questi ultimi mesi più volte interloquito con il Comune di Messina per addivenire ad una migliore fruizione al pubblico della villetta di Montalto nell’interesse della cittadinanza. Scegliendo, da ambo le parti, di trascurare momentaneamente la questione della proprietà, che da sempre è contesa tra i due enti (Comune di Messina e Parrocchia Santuario di Montalto e che certamente non si può dirimere fornendo una semplice visura catastale non idonea ad attestare la proprietà dei beni immobili) ci si stava indirizzando verso una virtuosa cogestione del bene tra Parrocchia e Puli-amo Messina. Mi preme tra l’altro precisare che questa collaborazione già era in corso, nel senso che il parroco (che ha sempre espresso pubblicamente il suo apprezzamento nei confronti dell’attività di volontariato), essendo possessore e detentore del bene, si era reso sempre disponibile all’apertura dei cancelli per gli interventi di bonifica, mettendo a disposizione l’acqua per l’irrigazione delle piante e quant’altro occorresse.

Cosa è successo, dunque? È successo che, avendo il Comune di Messina espresso la volontà di affidare lo spazio verde denominato “Villetta di Montalto”, si è giunti ad un incontro sabato 13 maggio, nell'ufficio del sindaco alla presenza dell'assessore Ialacqua, di un esperto dal sindaco convocato, del parroco di Montalto assistito da un suo ingegnere e dello scrivente, in cui, tenendo conto della peculiarità del sito, consistente nella contesa proprietà e nella presenza delle porte che immettono nel salone teatro del Santuario rendendolo quindi molto vulnerabile in caso di apertura al pubblico della villetta, si addivenne che non era possibile procedere ad un affidamento secondo il modello standard offerto dal Comune di Messina, ma occorreva qualche accorgimento in più.

Da allora – prosegue mons. La Camera – nessun altro contatto con l’amministrazione comunale se non la comunicazione di un intervenuto accordo in cui veniva del tutto estromessa la Parrocchia e, contestualmente, veniva soltanto invitata ad un incontro (ad accordo già stipulato) per stabilire le “modalità di utilizzo della villetta per le eventuali attività parrocchiali”. Nonostante la stima personale per l’assessore Ialacqua, mi duole rilevare che non mi sembra dai fatti desumibile (come da lui dichiarato) l’intento di stipulare un accordo di cogestione atteso che nella sua lettera al Dipartimento Cimiteri e Verde pubblico del 27 luglio 2017, si accenna soltanto ad un generico impegno: “Nell'atto di affidamento l'associazione Puliamo Messina s'impegna a relazionarsi con il parroco Lorenzo Campagna per consentire lo svolgimento delle iniziative programmate durante l'anno dalla Parrocchia di Montalto”. Cosa, tra l’altro, del tutto assente nell’atto di affidamento firmato dal Comune e dall’associazione in cui non vi è menzione alcuna della Parrocchia di Montalto. Si comprenderà, quindi, che la volontà di trovare un punto di incontro, anche (lo ripeto ancora una volta) lasciando da parte la controversa questione della proprietà, non è certamente venuta meno per colpa della Parrocchia che, da possessore (quantomeno) del bene, si è trovata ad essere solo spettatrice di un accordo tra Comune e Puli-amo Messina, che non tiene conto di quanto concertato ed ignora l’esistenza delle aperture del Santuario nella villetta stessa. Certamente da parte di questa Curia e, penso di poter dire, della Parrocchia, si è sempre disponibili ad un dialogo, purchè sia condotto nella ricerca della verità e nel rispetto delle parti, senza accelerazioni né colpi di mano».

E invece il “colpo di mano” è arrivato ieri. La Giunta ha deciso, anche con una punta di arroganza: mons. Campagna consegni le chiavi. Ma è possibile che Accorinti, propugnatore della Pace, non dica neppure una parola in proposito? È possibile che Palazzo Zanca debba essere in guerra con tutti?

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