Stavano per raggiungere la spiaggia di Torremuzza. Un tuffo nell’azzurro mare del Tirreno interrotto dal sangue versato sull’asfalto bollente, in un tratto di strada “crudele”, anche se in rettilineo. Un giorno di riposo purtroppo si è tramutato, alle porte di Mistretta, in tragedia. Una vita infranta e la fidanzata in grave condizioni.
La moto di grossa cilindrata su cui viaggiavano i due giovani, originari entrambi di Nicosia, per una manovra spericolata del conducente di un’autovettura - gli accertamenti sono ancora al vaglio dei carabinieri della Compagnia - si è scontrata violentemente contro una Peugeot station wagon. Alla guida si trovava G.C., ex dipendente del Comune di Mistretta, novantenne, che aveva accanto la moglie.
Sull’asfalto è rimasto il corpo esanime di Michele Ghidara, 32 anni, di Nicosia apprezzato e noto piazzaiolo che lavorava in un locale di Cerami, sempre nell’Ennese. Sul sellino posteriore si trovava la 31enne S.P., che ha riportato un trauma cranico e fratture multiple. Dopo momenti concitati, vissuti da diversi automobilisti in transito, che si sono prodigati a prestare i primi soccorsi, con un’ambulanza del presidio ospedaliero di Mistretta, la giovane è stata trasportata al nosocomio cittadino. Nella tarda mattinata i medici hanno ritenuto trasferirla con l’elisoccorso del 118 al Policlinico di Messina.
Alle cure dei medici del Pronto soccorso è dovuto ricorrere anche il 90enne G.C., che è stato trattenuto in corsia per accertamenti. La moglie se l’è cavata con una forte dose di spavento e qualche escoriazione.
L’incidente si è verificato nella mattinata di ieri lungo la Ss 117, in contrada Cicè, a pochi chilometri dal centro abitato in un tratto di strada, in leggera pendenza, ma rettilineo. Sul ciglio destro della strada, nelle vicinanze di una piazzola di sosta, il 90enne stava tentando un’inversione di marcia, a quanto si presuppone, per tornare a casa, visto che aveva dimenticato qualcosa. Nello stesso preciso momento, in direzione di marcia Nord, è sopraggiunta la moto, una Honda.
L’impatto è stato violentissimo. La moto ha urtato contro la parte anteriore sinistra della Peugeot. Il giovane impattando con il casco ha mandato in frantumi il parabrezza dell’auto, e poi ha fatto un volo di una decina di metri in avanti. La morte è stata immediata. Anche la ragazza è stata sbalzata dal sellino della moto e catapultata violentemente sull’asfalto.
Grazie alla vicinanza dell’ospedale, che dista due chilometri appena, i soccorsi sono arrivano immediatamente. Due ambulanze del 118 hanno prelevano i feriti, la ragazza e il 90enne, mentre il 32enne è rimasto sull’asfalto, privo di vita. Mani pietose, dopo aver coperto il corpo con un lenzuolo, hanno anche aperto un ombrellone, per proteggerlo dal sole che non prenderà più.
Sul posto dalla centrale operativa dei carabinieri sono state dirottate diverse pattuglie: militari del Nucleo radiomobile e della stazione. Il magistrato di turno al tribunale di Patti ha poi delegato i carabinieri alla rimozione del cadavere, dopo che il medico legale Umberto Santangelo ha espletato le formalità di rito. La salma è stata quindi consegnata nella tarda mattinata ai familiari, arrivati dalla vicina Nicosia.
Il traffico ha subito rallentamenti sino a che non sono stati spostati i mezzi incidentati. Numerosi gli amici che si sono recati sul luogo dell’incidente. Michele Ghidara era conosciuto e benvoluto da tanti. Numerosi i clienti, provenienti persino dai paesi viciniori, che frequentavano la pizzeria dove lavorava. Molti lo ricordano felice mentre faceva volteggiare in aria le “sue” pizze, e anche per la grande passione per la sua inseparabile Honda, dai colori variopinti.
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