Prima il campo, poi il resto, inteso come tribunale federale nazionale. Per mitigare gli effetti della penalizzazione, prevista mercoledì prossimo, di due punti in classifica a causa del mancato pagamento di stipendi e contributi del bimestre novembre-dicembre, il Messina dovrà cercare di vincere l'ostica gara casalinga con il Cosenza, una delle formazioni migliori della categoria, già certo di un posto nei play-off e che nelle trasferte del girone di ritorno ha perso solo una volta a Francavilla Fontana. I giallorossi proveranno a fare valere le motivazioni e il peso della tradizione degli scontri diretti giocati in Sicilia, storicamente poco favorevoli ai silani, l'ultimo quello della passata stagione quando una doppietta di Cocuzza decise il match. A mettere i bastoni tra le ruote, la notizia di un nuovo deferimento, questa volta per la fideiussione. Il club peloritano è accusato di non aver sostituito la vecchia fideiussione, quella stipulata con la Gable Insurance poi fallita, o meglio di non aver versato il premio assicurativo, entro il termine perentorio del 31 gennaio per rendere la stessa efficace. Un pasticcio che rischia di costare altri due punti in classifica, anche se il Messina ha già annunciato che si difenderà ad oltranza. Non è stata ancora fissata la data dell’udienza, ma in considerazione dei termini abbreviati, è probabile che si tenga subito dopo la fine della stagione regolare e prima che comincino i play-out, previsti il 21 maggio. Più che una corsa verso la salvezza, il torneo dei giallorossi assomiglia ad un percorso ad ostacoli. Per la gara di domani il tecnico Lucarelli, a parte lo squalificato Rea e l'infortunato Mancini, avrà tutti i migliori a disposizione. Per la sostituzione del centrale è pronto il giovane Bruno. Diverse, invece, le soluzioni tattiche per una partita che il Messina dovrà giocare con intelligenza in considerazione dello spessore dell'avversario. I punti fermi restano Anastasi e Milinkovic in avanti. Vista l'importanza della sfida ci si attende una buona cornice di pubblico grazie anche alle numerose iniziative messe in atto dalla nuova società che, suo malgrado, dovrà fare i conti, si spera non in eterno, con la pesante situazione ereditata dai vecchi soci dell'Acr Messina.
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