Lo scopo del provvedimento auspicato da tempo è quello di accorciare le liste d’attesa che superano i sei mesi. Non si parla di grandi numeri. Da dieci, i posti diventeranno venti, ma se si pensa che dal 2013 a oggi al Centro Nemo di Messina sono stati seguiti più di 2000 pazienti con patologie neuromuscolari, anche il raddoppio di questi numeri è una grande conquista. Già perché queste persone affette per lo più da sclerosi laterale amiotrofica, atrofia muscolare spinale o distrofie muscolari, in particolar modo quella di Duchenne, non hanno grandi possibilità di spostarsi e viaggiare, per cui ogni chilometro in meno da percorrere è una conquista per loro e per le rispettive famiglie. Il 51% dei ricoverati del Centro Nemo di Messina, tra cui tanti bambini, proviene dalla Sicilia, dove si contano circa 6000 persone affette da malattie neuromuscolari, il 48% dalla Calabria. Questi dieci posti dunque sono una manna dal cielo ma ancora il provvedimento è da mettere nero su bianco. E’ necessario che una volta approvato dalla Regione il raddoppio dei posti letto sia confermato dal Policlinico che dovrà rimodulare la convenzione con la quale esternalizza il servizio affidandolo al Centro Nemo. NEMO Messina è espressione della volontà di Fondazione Aurora Onlus, costituita nel luglio 2011 da UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), Fondazione Telethon, Policlinico e Università di Messina. Dall'aprile del 2014 è socio partecipante Famiglie SMA. Oggi c’è un nuovo presidente, si chiama Alberto Fontana, e pochi giorni fa, in occasione dei quattro anni del “Nemo Messina”, ha annunciato l’importanza dell’aumento dei posti letto per i malati che soffrono di queste gravi patologie che danno compromissioni invalidanti di carattere motorio, respiratorio e cardiologico. Grazie a un team multidisciplinare, NeMO si fa carico dei pazienti replicando l'esperienza del centro di Milano nato nel 2007 e del centro di Arenzano aperto nel 2010, mentre nel 2015 è stata la volta di Roma. Al terzo piano del padiglione B del Policlinico di Messina nell’ala attigua al Centro Nemo da anni si lavora per adeguare i locali. Adesso con l’ufficialità confermata dal sottosegretario alla salute Faraone qualche giorno fa, sembra tutto pronto per poter procedere a questa ulteriore conquista.
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