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Rifiuti, la settimana delle risposte

Rifiuti, la settimana delle risposte

E’ una pentola che bolle il settore dei rifiuti in città e anche questa settimana non mancheranno i motivi di tensione. Intanto se ne dovrebbe sapere di più sulle cause del rogo che ha mandato gambe all’aria per una settimana l’impianto che gestisce la parte conclusiva della raccolta differenziata. Gli uomini della Mobile e della Scientifica sono stati a Pace ed i primi riscontri, insieme al verbale dei vigili del fuoco, potranno dire se c’è stato o no, dolo, colpa o imprudenza martedì scorso.

Intanto MessinAmbiente si prepara a riaprire l’impianto e annuncia che da domani riprenderà a lavorare il cartone che arriverà dalle isole ecologiche dove nel frattempo è stato stipato. Le sei aree di deposito della differenziata sono chiuse da giovedì e riapriranno mercoledì prossimo, quando peraltro è prevista la visita di decine di studenti per una campagna sul riciclo proprio nella zona di Pace, dove è scoppiato l'incendio

Ma questa sarà anche la settimana del  voto per il contratto di servizio di messina Servizi e del confronto che si attende particolarmente serrato, fra l’amministrazione comunale e chi gestisce il servizio di raccolta e smaltimento in città. L’assessore Ialacqua vuole spiegazioni sul fatto che in queste ultime settimane ci sia stato un peggioramento evidente di molti servizi. Non ha mai brillato per pulizia questa città , ma ultimamente la situazione è precipitata senza un apparente motivo esterno. Le discariche sono rimaste aperte, gli impianti locali a prescindere dall’incendio di questa settimana non hanno avuto contrattempi e, semmai fosse un motivo giustificabile, anche gli stipendi sono stati pagati solo con qualche giorno di ritardo. “E allora perché tutti questi servizi non funzionano?” Si domanda Ialacqua. Vuole chiedere di conto in particolar modo ai vari responsabili di Messinambiente del motivo per cui l’immondizia, specie quella fuori dai cassonetti, resti in bella mostra per più giorni del solito, anche in centro dove di solito c’è maggiore attenzione. Vuole capire perché su 600 campane del vetro ne siamo state posizionate solo poco più di cento, oppure perché lo spazzamento in alcune zone della città non avvenga da mesi senza che si sia trovata una soluzione.  E ancora – domanda l’amministratore a MessinAmbiente- perché il piano di raccolta differenziata è ancora così indietro rispetto al preventivato. Primo e sesto quartiere dovevano essere tutti a regime già da dicembre. E poi ancora domande sul mancato smaltimento delle deiezioni canine o sulle scerbature che vanno  a rilento.

Tutte domande che non solo l’assessore ha voglia di girare ai responsabili del servizio ma che ogni giorno tanti messinesi che pagano cara e salata la Tari si pongono, sconcertati da tanta inerzia.

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