Ci si accorge subito, percorsi i tornanti che conducono su in paese, che non è la taormina di sempre e che qui si ci prepara ad accogliere l'evento più importante della sua storia. Militari presidiano Porta Messina, la stessa cosa avviene sul versante opposto, a porta Catania. Ma anche per le strade la presenza delle forze dell'ordine è una costante. In piazza Duomo staziona già da settimane un'unità dell'esercito. Polizia e carabinieri perlustrano le strade e i vicoli, tutti i giorni. E mancano due mesi esatti al grande appuntamento con l'arrivo delle 7 potenze del pianeta con i relativi Capi di Stato e di Governo e ben 35 delegazioni. Si può solo immaginare quale sarà la situazione a ridosso e soprattutto di quelle due giornate di maggio. Il governo, con tiunioni che si susseguono settimanalmente a Roma, segue passo passo l'evolversi delle opere che devono essere realizzate per questo grande appuntamento che per diversi giorni porrà l'italia, e quindi Taormina, al centro delle cronache mondiali. Non è escluso che nelle prossime settimane possa arrivare in Sicilia anche il premier Gentiloni. Di sicuro, e lo ha confermato al sindaco Eligio Giardina, tornerà presto il sottosegretario Maria Elena Boschi per un nuovo sopralluogo.I lavori per le due elipiste sono già a buon punto e presto inizieranno quello per la scarifica e la bitumazione delle strade che potrebbero andare avanti fino a ridosso di Pasqua. C'è invece un po' di apprensione per il Palacongressi e la Villa comunale, ma alla fine si dovrebbe arrivare in tempo ad adeguare alle normative il Palazzo ed a ripristinare la frana. Intanto, al governatore Crocetta, il governo ha chiesto il massimo impegno su questo grande appuntamento. In particolare la regione siciliana sosterrà le spese la la sistemazione della A 18, ma solo nella tratta che va da Taormina a Catania e viceversa. 12 interventi saranno avviati entro i prossimi 10 giorni per concludersi entro la fine di aprile. Definitivamente tramontata, invece, per motivi economici ma anche di sicurezza, l'ipotesi di un expo Sicily in occasione del G7.
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