Non può fare a meno di ammettere che il sito dell'Amam, sotto il profilo della trasparenza amministrativa, abbia più di una pecca il nuovo direttore dell'azienda Claudio Cipollini che, però promette un'azione incisiva già a partire dalle prossime settimane. «La società che ha messo a punto il nuovo sito del Comune – ha affermato il manager romano – darà una mano per strutturare e implementare anche quello dell'Amam». E strutturare e implementare sono, in sintesi, le parole d'ordine con cui Cipollini vuole far “risorgere” la partecipata con l'aiuto di un Cda a cui riconosce «la grande dote di aver di aver gestito la questione Fiumefreddo impegnandosi a 360 gradi». Ad un mese e mezzo dalla sua nomina un'idea più chiara dell'assetto e delle criticità dell'azienda il neo-direttore adesso se l'è fatta. «L'Amam – ha spiegato – viene fuori da un periodo difficile dove a pesare sono stati i pensionamenti e, ovviamente, l'emergenza idrica». Per questo due dei fronti su cui vuole iniziare ad agire sono le manutenzioni e il reclutamento di personale. Oltre ai 16 punti critici individuati lungo la condotta del Fiumefreddo a cui si cercherà di “mettere una toppa” attraverso i fondi del Masterplan, ci sono anche gli interventi di manutenzione straordinaria sulla rete idrica, fognaria, sugli impianti e sui serbatoi. Ne sono già stati pianificati almeno una quarantina. Così come è già stata messa in conto la necessità di riorganizzare la pianta organica dell'azienda che conta un solo idraulico su un totale di circa 80 dipendenti, tra precari e assunti a tempo indeterminato. «Il personale dovrebbe essere almeno il doppio – ha chiarito Cipollini – questo non vuol dire che ci saranno nuove assunzioni, ma che attraverso mobilità o bandi aperti cercheremo di reperire figure di cui al momento siamo carenti». Si tratterà soprattutto di tecnici, ingegneri ed esperti nel settore degli appalti, nell'adeguamento alla normativa del tariffario e nel settore della contabilità. Un altro tra gli obiettivi dell'Amam sarà quello di attivare 11 impianti idroelettrici per un totale di 4,3 milioni di euro. «Abbiamo stimato dei ricavi annui di 1,7 milioni – ha detto il manager – quindi è un investimento contiamo di far rientrare in pochissimo tempo». Ci vorrà un po' più di fatica, invece, per recuperare tutti quei crediti relativi alle forniture d'acqua che l'Amam non è riuscita a riscuotere negli anni, molti dei quali probabilmente ormai non più esigibili. In totale si aggiravano a circa 60 milioni di euro. «Ultimamente su questo fronte qualche buon risultato si è raggiunto e nel mese di gennaio abbiamo recuperato quasi 1 milione di euro e rateizzato a 12 0 16 mesi l'incasso di un altro milione. Su questo fronte a promuovere l'azione è stato il presidente Leonardo Termini – ha spiegato Cipollini – e l'Amam sta procedendo attraverso avvisi, raccomandate, riduzioni d'acqua, diffide e transazioni».
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