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La “breccia” dello svincolo Boccetta: assolto l’ing. Teramo

Il danneggiamento della rampa autostradale nel 2008La “breccia” dello svincolo Boccetta: assolto l’ing. Teramo

Assolto in appello da tutte e tre le accuse. Così come aveva del resto richiesto l’accusa per l’ultimo “superstite processuale” della “breccia” sul viadotto autostradale del Boccetta, ovvero l’ing. Antonino Teramo, direttore dell’Osservatorio sismologico.

Una storia che all’epoca interessò tutta Italia, abbattere parte di un pilastro autostradale per far passare i camion di un cantiere privato, ma che dopo quest’ultimo passaggio rimane praticamente senza colpevoli e con una sequela di prescrizioni che risalgono al primo grado.

Ma alla prescrizione, in appello, l’ing. Antonino Teramo aveva rinunciato proprio per poter dimostrare la sua innocenza, così come ha ribadito nel corso del suo intervento l’altra settimana il difensore, l’avvocato Valter Militi.

A conclusione del processo di primo grado, nel settembre del 2015, per tutti gli altri professionisti e imprenditori coinvolti si registrarono assoluzioni o dichiarazioni di prescrizione.

Il solo ing. Teramo venne condannato ad un anno con beneficio della sospensione e della non menzione, in relazione alle accuse di falso, attentato alla sicurezza dei trasporti e violazione della normativa edilizia.

Questo in qualità di estensore del parere pro “breccia” come consulente privato della società “Archimede s.r.l.”, l’impresa cioé che a quell’epoca stava realizzando un complesso edilizio nei pressi dello svincolo autostradale e che aveva necessità di far passare i camion di cantiere; e per questo in pratica “grattò” parte di un pilastro per allargare il passaggio carrabile.

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