Il Tribunale di Messina (presidente Mario Samperi, consiglieri Fabio Pagana e Claudia Misale), ha condannato a sei mesi l’ex sindaco di Roccalumera Gianni Miasi e i tecnici comunali Giuseppe Gugliotta e Nunzio Di Bella. Inflitti sette mesi a Carmelo, Francesco e Silvana Totaro. Applicata anche l’interdizione temporanea dai pubblici uffici per la durata della pena principale. Pena sospesa e non menzione, poi, per Miasi, Gugliotta, Di Bella e Silvana Totaro. E ancora, pena sospesa per Francesco Totaro e non luogo a procedere nei confronti di Giovanni Totaro in ordine ai reati ascritti, perché estinti per morte dell’imputato. Inoltre, assolti gli assessori dell’epoca Giovanni Rosario Foscolo, Francesco Santisi, Ettore Antonino Ugo Fleres, Franco Barletti e Mario Gregorio dal reato di abuso d’ufficio, «per non avere commesso il fatto». Fleres, Gregorio e Foscolo sono stati difesi dall’avv. Giovanni Villari, Miasi, Santisi, Di Bella e Barletti dall’avv. Cerchiara, Gugliotta dall’avv. Sturiale e i Totaro dall’avv. Starrantino. L’indagine, scaturita da un esposto legato ad un’interrogazione della minoranza consiliare, riguardava la realizzazione di un immobile e la successiva pratica di sanatoria.
Furono sollevate perplessità sulla titolarità acquisita dai Totaro, committenti dell’immobile, anche tramite la ditta Special Trasporti, e sulle pratiche di sdemanializzazione delle aree adiacenti alla ferrovia. Ma la Procura puntò i riflettori pure sull’ipotesi di vendita. La Giunta era stata chiamata in causa per la delibera che avallava il parere tecnico di Di Bella, positivo alla richiesta di condono edilizio dell’immobile, innalzato alla fine degli anni Novanta.
Come riferisce il corrispondente da Roccalumera, Roberto Prestia, questo il commento dell’ex primo cittadino Miasi: «Una sentenza che non condivido e per questo proporrò appello. Se sono stati assolti giustamente tutti gli assessori, perché, per lo stesso provvedimento, solo il sindaco è stato condannato?».
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