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Un soldato messinese dimenticato da tutti

Un soldato messinese dimenticato da tutti

Tra pochi giorni, il 27 febbraio, il caporal maggiore capo Francesco Currò, di Cumia, avrebbe compiuto 38 anni. Il suo cuore, invece, si è fermato in Afghanistan il 20 febbraio del 2012 mentre, impegnato in una missione di pace, si trovava a bordo di un Lince che si è ribaltato.

Il suo ricordo, in chi lo ha conosciuto ed apprezzato, non si è mai spento mentre le autorità locali - dopo i solenni funerali celebrati nella nostra città - sembrano aver completamente cancellato dalla memoria questo ragazzo morto mentre serviva la Patria. E a nulla sembrano essere serviti i tanti appelli fatti anche dalla famiglia - nel villaggio di Cumia vive la madre, mentre un fratello si trova al nord per lavoro - nel tentativo di onorare la memoria del giovane congiunto. Tra le tante iniziative che erano state prese nell’immediatezza della tragedia, anche l’ipotesi di intitolare la scuola del villaggio collinare natìo al soldato. Appelli in tal senso sono stati anche lanciati dalla locale sezione dell’Istituto del Nastro azzurro, presieduta dal maggiore Vincenzo Randazzo, ma tutto sembra essere rimasto nel cassetto e niente è stato fatto in tal senso.

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