All'alba della nuova settimana di lavoro del consiglio comunale, arriva la bocciatura, sotto forma di astensione tecnica della delibera sull'affidamento della MessinaServizi. Pronti via, la prima commissione, con pochissimi presenti ha deciso di non decidere sul secondo atto che dovrebbe portare all'avvio della nuova società.
Due voti favorevoli e 4 astenuti in una votazione mordi e fuggi, senza la presenza di almeno metà dei commissari. Non è uno stop che pregiudichi gran che, ma che dà comunque il segnale che qualcosa nell'aula è cambiato.
Furono 18 i sì in consiglio una settimana fa, quando fu approvata la costituzione della società. Ora due terzi hanno deciso di mandare all'aula un documento senza un parere preventivo.
Non è la prima volta che succede, per la verità, ma è la proposta arrivata a margine della votazione lampo che assume profili tutti da verificare.
Un buon gruppo di consiglieri, in maniera irrituale, ha chiesto che dopo il voto di stamattina, la corposa delibera che segna gli impegni e i costi dei prossimi 9 anni del servizio di raccolta e smaltimento, sia esaminata ancora una volta in quinta commissione, prima di approdare in Consiglio.
Una proposta che arriva per supplire all'analisi finora superficiale di uno degli atti più significativi di questa amministrazione. Tre sedute, evidentemente non sono bastate e quindi arriva questa richiesta anomala di un doppio passaggio.
I dubbi, ora che i consiglieri hanno avuto modo di guardare con più attenzione il contratto, sono saltati fuori. C'è, per esempio, chi come Pagano e Cardile sono pronti a presentare un buon numero di emendamenti.
Fra quelli più interessanti quello dell'inserimento del servizio di scerbatura anche per le strade extraurbane che collegano i villaggi, oppure la revisione della presenza degli operatori in base alla densità della popolazione. Al di là degli emendamenti i due consiglieri chiedono approfondmenti anche su alcune nuove mansioni affidate alla new co, come ad esempio, la disinfestazione e la derattizzazione e che prima erano a carico del Dipartimento Sanità.
Per Carlo Abbate invece la necessità di andare più a fondo con l'analisi della delibera nasce anche per capire come potranno arrivare i nuovi mezzi in una società ceh somiglierà molto ad una che è ad un passo dal fallimento.
In quinta commissione, o in consiglio comunale alla prima seduta utile, scatterà un' analisi ineccepibile ma forse un po' tardiva rispetto ad un programma di lavoro iniziato un mese e mezzo fa.
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