Felice, sereno e rafforzato. Il sindaco Renato Accorinti, dopo un interminabile match sul ring del consiglio comunale, ha vinto lo scontro decisivo e adesso può governare fino alla fine del mandato. La mancata approvazione della mozione di sfiducia non è stata e non sarà indolore. I veri sconfitti sono i partiti, in particolare il Pd dove sono esplose le contraddizioni interne. Il commissario Ernesto Carbone difende la coerenza della capogruppo Antonella Russo e rivendica il ruolo di dura opposizione dei “democrats” nei confronti dell’amministrazione comunale. Forte autocritica, ma anche frecciate velenose agli altri leader di partito, arrivano dai deputati Beppe Picciolo (Pdr-Sicilia Futura) e Nino Germanà (Ncd-Area popolare). Assieme ad Accorinti, nella vicenda si è ritagliata un ruolo importante anche la presidente del consiglio comunale Emilia Barrile che ha teleguidato le astensioni decisive del gruppo di Forza Italia, assumendone di fatto la leadership a livello locale.
Oggi (17 febbraio) nell'edizione in edicola della Gazzetta del Sud tre pagine dedicate alla mancata approvazione della mozione di sfiducia al sindaco
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