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Tra una settimana l’appalto per la pubblica illuminazione

Tra una settimana l’appalto per la pubblica illuminazione

Troppe strade al buio. È una lamentela sempre più frequente tra i cittadini, a cui forse si metterà finalmente un tampone. Il 16 dicembre, infatti, verrà aggiudicato l’appalto da ben 964mila euro per la pubblica illuminazione. L’arco temporale del progetto è sei mesi, dunque entro l’estate se ne dovrebbero vedere i risultati.

I punti luce che servono Messina sono 29 mila, di cui oltre 4.500, secondo la perizia allegata all’avviso pubblico, hanno sostegni corrosi o danneggiati. Tre gli obiettivi prefissati attraverso il bando: sicurezza degli impianti; efficientamento energetico; gestione informatizzata del sistema. Per quanto riguarda la sicurezza, saranno sostituiti, come interventi urgenti ed indifferibili, 170 sostegni. Si interverrà, poi, nei tratti più critici della linea, individuati in quelli dipendenti dalla cabina Svizzero (viale Regina Margherita e viale Aranci), dalla cabina Dante (via Catania e quadrilatero Piccole suore), cabina trapani (via Fratelli di Mari e largo La Corte Cailler) e cabina Aldisio, per un totale di 4.750 metri di linea sostituita. Sul piano dell’efficientamento, l’appalto prevede la sostituzione di tutti i sistemi di regolazione oraria con l’adozione di sistemi basati esclusivamente sull’implementazione di timer astronomici, programmabili in base alle coordinate geografiche e dotati di batteria tampone. I timer astronomici, di fatto, accendono e spengono gli impianti rispettivamente con un anticipo rispetto al tramonto e un ritardo rispetto all’alba non inferiore a un quarto d’ora.

Verranno sostituite anche le lampade: quelle attuali, a vapori di mercurio da 25 watt, ormai non più in commercio, con lampade da 110 watt, in attesa di passare al Led. Una voce della perizia prevede anche interventi di manutenzione straordinaria non preventivabili, da garantire h 24 sette giorni su sette.

Dopo la pubblicazione del bando, il Comune ha rettificato l’avviso nella parte che include i requisiti di partecipazione: è sempre necessario aver svolto un servizio analogo con almeno 10 mila punti luce nell’ultimo triennio, ma non più per almeno 12 mesi, come inizialmente previsto. Inoltre la consistenza, si legge nella rettifica, «può essere raggiunta sommando quella di più impianti purché contemporanemente gestiti». Una modifica che, a Palazzo Zanca, ha fatto storcere il muso a qualcuno.(seb.casp.)

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