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"Sansovino", il giorno del dolore

"Sansovino", il giorno del dolore

Serviranno almeno altri sessanta giorni per scoprire le cause della morte di Christian Micalizzi, Gaetano D'Ambra e Santo Parisi. Ieri sono state eseguite le autopsie sui corpi dei tre marittimi imbarcati sulla nave Sansovino, che martedì pomeriggio sono stati investiti da esalazioni letali mentre si trovavano nella sentina. Il medico legale Elvira ventura ed il tossicologo Guido Romano che hanno eseguito gli accertamenti hanno chiesto alla Procura sessanta giorni di tempo per far conoscere l'esito delle perizie. Il sospetto è che i marittimi abbiano inalato il micidiale idrogeno solforato, un gas velenoso che si sarebbe sprigionato da una delle casse e che può uccidere in pochi minuti. Ma per saperne di più ieri pomeriggio è stato effettuato un sopralluogo sulla nave della Caronte Tourist isole minori da parte del sostituto procuratore Federica Rende, dei Carabinieri del Ris, dell'ingegnere navale del Genio della Marina Militare, Salvatore Giannini e di un chimico del Ministero della Difesa, Mario Andronico. Oggetto dell'ispezione proprio la sentina, il locale in cui è avvenuto la tragedia. Allo stesso tempo proseguono anche le indagini della Capitaneria di Porto per stabilire se siano state adottate tutte le misure di sicurezza necessarie per un tipo di lavoro delicato ed altamente pericoloso come la pulizia della sentina. Ad esempio se i marittimi abbiano adottato le maschere e le altre dotazioni obbligatorie per questo genere di interventi. Ma c'è anche da chiarire perchè nel locale si trovasse un gas così altamente letale e come mai non sia stato smaltito secondo le normali procedure. Indagini che hanno portato il pool di magistrati della Procura, coordinato dall'aggiunto Giovannella Scaminaci, ad emettere sei avvisi di garanzia per omicidio colposo plurimo e lesioni gravi. Ma ora è il momento del dolore. E' il momento dei funerali, del ricordo di tre vittime innocenti, di tre lavoratori uccisi nello svolgimento del proprio dovere.

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