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Acquedotto, sale il rischio a Forza d'Agrò

Lavori alla condotta, erogazione sospesa

Siamo all’emergenza dell’emergenza. Le piogge dei giorni scorsi che si sono abbattute sulla riviera jonica non hanno risparmiato la zona di Forza D’Agrò e in special modo l’area dalla quale transita l’acquedotto del Fiumefreddo.

A contrada fondaco Parrino - dove dall’inizio dell’anno si erano registrati movimenti della condotta di 8 metri ed il terreno è sprofondato per 70 centimetri - la situazione è decisamente peggiorata.

Le ultime piogge hanno creato nuovi scivolamenti del fronte franoso, altri movimenti della condotta e una seria lesione alla galleria da dove passa il grande tubo che porta l’acqua in città, fra Forza D’Agrò e S.Alessio.

La condotta è sempre più in tensione e a rischio rottura e per questo non si può più cincischiare in attesa di questa o quella autorizzazione o di verificare dove trovare i 900.000 euro che servono per fare i lavori.

Appesa ad un filo c’è  l’acqua corrente di una città di 240.000 abitanti. Per questo ieri, domenica, è stata convocata dal presidente di Amam Leonardo Termini una riunione urgente alla quale hanno partecipato l’assessore regionale al territorio Maurizio Croce, l’ingegnere capo del genio civile Leonardo Santoro e l’amministrazione comunale. 

“Non c’è tempo da perdere” è stata la sintesi di una riunione che è stata aggiornata a domani a Palermo per trovare la via più veloce per iniziare i lavori di consolidamento del versante e di spostamento della condotta in un terreno più sicuro. Un’altra pioggia violenta come quella dello scorso fine settimana potrebbe essere fatale. Amam ha pronto il mezzo milione che serve per traslare la condotta, ma serviranno i 900.000 dei lavori di assestamento della collina. Ed è su questi che si lavorerà domani nella riunione all’assessorato Territorio Ambiente. Servirà, nonostante la cifra,  anche una procedura urgente d’appalto perché troppo tempo si è perso. Siamo a undici mesi dalla prima interruzione d’acqua a Forza D’Agrò e a tredici da quella di Calatabiano ed un’opera definitiva non è ancora cominciata. Ai primi di dicembre dovrebbero essere assegnati i lavori da oltre 2 milioni per il consolidamento di Calatabiano. Ed i lavori potrebbero finire in primavera. Tempi inconciliabili con la parola emergenza.

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