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Ncd lancia l'idea di un albo per la formazione

Ncd lancia l'idea di un albo per la formazione

“Un dispositivo volto a rafforzare l'occupabilità in Sicilia non può discriminare chi da anni lavorava nel settore della formazione e creare nuovi disoccupati”. Il rischio, secondo il deputato regionale Nino Germanà, c'è tutto poiché non esiste una norma che impegna gli enti, finanziati dall'Avviso 8 dell'assessore Bruno Marziano, a rispettare i livelli occupazionali, né un albo da cui attingere, ma soltanto un elenco in ordine alfabetico che quindi non definisce i criteri di scelta o i requisiti di anzianità e professionalità. Vengono annullate, secondo il parlamentare siciliano, le garanzie ai lavoratori, nonostante la legge 24 tuteli coloro che siano contrattualizzati a tempo indeterminato. Ecco perchè proprio ieri l'NCD ha depositato un disegno di legge per l'istituzione di un albo professionale, sul modello di quello del settore Scuola, che obblighi gli enti ad attingere da questo contenitore per salvaguardare così le migliaia di dipendenti della formazione rimasti o che rischiano di rimanere a spasso. La maggior parte, fra l'altro, sono della provincia di Messina, che per i noti fatti giudiziari, che hanno coinvolto gran parte degli enti di formazione locali,  sono ancora in attesa di capire cosa sarà del loro futuro.   Secondo Germanà, inoltre, è necessario che i 30 milioni di euro del fondo di garanzia provenienti da finanziamenti comunitari vengano destinati agli inoccupati e ai licenziati senza giusta causa. "Non ci stiamo a fare macelleria sociale" dichiara il deputato siciliano, il quale ribadisce di essere pronto a ritirare il proprio sostegno al Governo Crocetta e con lui l'assessore ai Beni Culturali, Carlo Vermiglio, a presentare le proprie dimissioni.

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