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Il pericolo corre lungo
i torrenti Pace-Annunziata

Il pericolo corre lungo i torrenti Pace-Annunziata

Torrenti: ci sono due o tre situazioni delicate, in città, che non potranno essere risolte con i preziosi lavori di pulizia e risagomatura degli alvei che il Comune e MessinAmbiente si accingono ad intensificare, in vista delle piogge.

L’emergenza che fa più discutere è quella complessiva del torrente Annunziata: sia nell’alveo a monte che, soprattutto, nella copertura del greto a valle sempre più sventrata dall’erosione, tra l’incrocio con la via Del Fante e la Bnl. Ed è triste che ancora debba parlarsi dei problemi di sicurezza in questo bacino idraulico 8 anni dopo che ben otto anni orsono, il 27 settembre 1998, l’auto della famiglia Carità fu travolta dalle acque dell’affluente Ciaramita, e tre persone persero la vita. Forse non si rischiano più tragedie simili dopo i lavori milionari a monte, ma nessuno oggi potrebbe affermare che i pericoli sono finiti, e le soluzioni sono vicine. Preoccupa la distruzione di un tratto della copertura: non tanto il fatto in sé che le crepe si allarghino ad ogni pioggia forte quanto il fatto che sotto quella lastra ridotta ad una groviera che lateralmente sorregge il muro d’argine del torrente e anche si notino zone di vuoto. E i problemi all’Annunziata non finiscono qui: a parte i canneti sotto i ponti, rimangono a monte irrisolti – denuncia il presidente del 5. Quartiere Santino Morabito – i casi del passaggio “in alveo” dei residenti di un cooperativa e la presenza della chiesa di S. Eustochia nello stesso alveo, per non parlare degli alberi di 4 metri che ostruiscono, a monte, il torrente Ciaramita. Servono interventi che abbiamo indicato al Comune come priorità per i torrenti nell’ultimo incontro con la Protezione civile». E la copertura disastrata a valle? «Prima eravamo tranquilli in virtù dello stanziamento di 2 milioni da Italia Sicura ma un mese fa abbiamo appreso, dal dirigente Cardia, che questi fondi, da “finanziati”, a Palermo, sono diventati... “finanziabili”. È un caso sconcertante» Questa è un’altra storia, riguarda anche i 30 milioni per il Bisconte-Catarratti, e ci torneremo presto.

Passiamo alle buone notizie e alle incertezze. Le prime riguardano, ma a metà, il torrente San Filippo dove il Comune ha avviato la ricostruzione del muro d’argine. Sarà ripristinato il collegamento Statale-Cep, e garantita così la totale utilizzabilità dello stadio. I fondi, però non bastano a mettere in sicurezza l’altra sponda, quella lato autostrada. Dove resterà il doppio senso alternato!

Infine, Pace: dopo la denuncia del consigliere Maurizio Mangraviti, si attendono risposte in merito al marciapiede in parte crollato e in parte rimasto in bilico sul greto devastato.

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