E' un inizio d'anno scolastico fra i più difficili che si ricordi a Messina. Al momento sono almeno sei le scuole afflitte da gravi problemi strutturali costrette a chiudere i battenti ed almeno 1500 gli alunni a spasso. La prima era stata la Castronovo, chiusa per gravi carenze strutturali ma come un effetto domino in molti altri plessi sono stati rilevati problemi molto seri. E' il caso della scuola Leonardo Da Vinci di Ponte Schiavo. In sei classi di scuola media è impossibile fare lezione. Il dirigente scolastico Laura Tringali, dopo aver analizzato i risultati delle verifiche non strutturali dei solai ha scoperto varie criticità soprattutto nei bagni e ieri ha deciso di chiudere la scuola. Stamani l'assessore alle manutenzioni degli immobili comunali Sebastiano Pino ha effettuato un sopralluogo alla scuola Leonardo Da Vinci ed agli altri plessi dell'istituto per rendersi conto della situazione e trovare a breve una soluzione. PER IL dirigente scolastico fino a quanto il Comune non avvierà i lavori di ristrutturazione ci sono due sole soluzioni: doppi turni o alla scuola di Briga Marina o alla Simone Neri di Giampilieri Superiore previo servizio gratuito di autobus messo a disposizione dal Comune. Di tutto questo si parlerà lunedì mattina in un'assemblea con i genitori che si preannuncia piuttosto infuocato.
Ma l'elenco delle scuole disastrate è ancora lungo. Alla Tommaseo la dirigente Rosalia Schirò ha sospeso le lezioni. Il pavimento del primo piano di una classe presenta delle preoccupanti fenditure e nel bagno il controsoffitto è venuto giù per fortuna senza colpire nessuno. Inoltre il seminterrato è impraticabile a causa di preoccupanti infiltrazioni d'umidità. Lezioni sospese anche alla Pirandello a seguito della relazione di verifica non strutturale che riguarda 18 scuole cittadine. Gli alunni delle medie da lunedì saranno trasferiti alla Manzoni con quelli delle elementari Collereale. Ma non è tutto perchè ieri è stata firmata l'ordinanza sindacale per la chiusura della scuola Paino dove servono con urgenza lavori di ristrutturazione. Per ora gli studenti saranno trasferiti in altri istituti ma ci vorranno cinque mesi per eseguire gli interventi. Un quadro desolante conseguenza di anni di abbandono e disinteresse. Ora, ha spiegato l'assessore Pino, servirebbero non meno di 50 milioni per mettere in sicurezza tutte le scuole. Soldi che comunque dovranno essere trovati ma resta un fatto inaccettabile. Il 7 ottobre fra carenze strutturali e logistiche per molte scuole cittadine praticamente l'anno scolastico non è ancora iniziato.
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